World Heritage List: L’Etna è patrimonio mondiale Unesco

ETNA_180Il vulcano Etna è stato inserito oggi nella “World Heritage List” dell’Unesco, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. La decisione, annunciata sul sito dell’Unesco, è stata assunta a Phnom Penh, in Cambogia, nel corso della 37esima sessione del World Heritage Committee”. L’Etna, “il più alto monte isolano del Mediterraneo e il più attivo stratovulcano del mondo”, attivo da 500.000 anni, “continua a influenzare la vulcanologia, la geofisica e altre discipline della scienza della Terra”, dice l’Unesco nella motivazione del riconoscimento. Per il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando “il riconoscimento dell’Unesco premia ancora una volta l’eccezionale valore delle risorse naturalistiche italiane e mette in rilievo l’importanza delle politiche nazionali e locali di conservazione che contribuiscono alla valorizzazione del territorio”. L’Etna, secondo il ministero dell’Ambiente, è il quarto patrimonio mondiale italiano iscritto per criteri naturali, dopo le isole Eolie, il monte San Giorgio e le Dolomiti.

“Ce l’abbiamo fatta. La nostra gioia è enorme. È un risultato storico non solo per la Sicilia, ma per tutta l’Italia”. Così la presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, alla notizia dell’inserimento del vulcano nel patrimonio mondiale Unesco. “È un marchio di valore planetario per il nostro territorio e una fantastica opportunità per le comunità locali”, ha aggiunto Mazzaglia. “Una volta tanto un successo ottenuto nella periferia può fare gioire l’intero Paese”, secondo la presidente, che ha parlato di “un premio al grandissimo, serio e silenzioso lavoro svolto dallo staff del Parco e dai preziosi collaboratori esterni, che non mi stancherò mai di ringraziare per quello che hanno fatto”.

Oltre all’Etna, l’Unesco ha inserito nella ‘World Heritage List’ anche il deserto costiero, unico al mondo, della Namibia, la catena montuosa del Tian Shan, che comprende il Victoria Peak a quota 7.439 metri, in Cina, le montagne del Pamirs, un altipiano che copre oltre 2,5 milioni di ettari in Tajikistan, El Picanate e il Gran Desierto de Altar, un territorio di drammatici contrasti in Messico, oltre alle fortificazioni di collina nel Rajasthan, in India, e alle Tserkvas di legno della regione dei Carpazi, in Polonia e Ucraina.

L’Italia è in testa alla lista di siti Unesco, con 45 luoghi inseriti.
 
 Da avvenire.it

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