Vigore e forza nel Signore fino alla vecchiaia? Con Dio tutto è possibile

anziani_arzilli“I miei fratelli, che erano saliti con me, scoraggiarono il popolo, ma io seguii pienamente, il Signore mio Dio” (Giosuè 14:8)Questo verso è molto caro al mio cuore, perché rispecchia quello che ho provato quando ho deciso di servire il Signore sul serio e molte persone care mi scoraggiarono, perché avendo un lavoro, bambini ed una casa da accudire, non potevo conciliare queste cose con il servizio a Dio, ma in questo caso come fece Caleb, ho seguito pienamente il Signore svolgendo ogni compito che Egli mi faceva trovare davanti ai miei passi. Nel caso di Caleb, addirittura ottantacinquenne voleva continuare a servire con zelo e fervore l’Eterno e difatti, mentre discute con Giosuè, ormai sazio di giorni, fa notare che Dio era rimasto fedele con lui, in quanto il suo corpo non veniva meno nonostante l’avanzata età asserendo che le forze di quando era giovane servendo il Signore con Mosè erano le stesse di allora… Gloria a Dio! Che grande esempio per noi giovani guardare a quei fratelli in età avanzata che hanno lo stesso vigore di un giovane nonostante le malattie, le stanchezze ed i pesi di una intera vita, ma che nonostante tutto danno coraggio ai nuovi ministri di Dio, a chi veramente è alla genesi del servizio verso l’Onnipotente. Che bello sapere che Dio dà ogni giorno nuove forze a quanti le chiedono, non una forza qualunque ma la Forza di Dio, perché solo in Lui possiamo acquistare vigore come nel verso in Isaia 40:29-31:

Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato.
I giovani si affaticano e si stancano;
i più forti vacillano e cadono;
ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze,
si alzano a volo come aquile,
corrono e non si stancano,
camminano e non si affaticano.

E’ proprio vero, si cammina e non si affatica come è bello servire il Signore! Diffidiamo da quei pseudo cristiani, che si sbattono in petto promettendo cose al Signore e che poi vediamo mancare nell’assemblea troppo spesso trovando scuse su scuse dicendo in inverno: “Fa troppo freddo” e si rincrescono di scendere in chiesa magari trascorrendo le loro giornate davanti alla televisione, o magari per chi è più giovane trascorrere ore su Facebook… e poi sentirsi dire in estate: “Fa troppo caldo” Ho conosciuto troppi fratelli che, avendo vissuto forti miracoli nella propria vita dove il Signore ha cambiato intere vite, si sono lasciati andare alla pigrizia (Proverbi 19:15) “La pigrizia fa cadere in torpore”, inoltre in Ebrei 6:1 “Dopo il rimprovero per la loro pigrizia nel crescere in conoscenza e vita spirituale, viene un avvertimento solenne circa il pericolo che uno corre se, invece di progredire, indietreggia. «A chi ha sarà dato ed egli abbonderà; ma chi non ha, anche quel ch’egli ha gli verrà tolto» (Matteo 13:12…)“.

Vedete, cari nella grazia, il Signore sa che possiamo cadere e vacillare nella quotidianità, magari si sono presentati altri problemi e non si ha nemmeno la forza di mettersi in ginocchio e chiedere aiuto all’Onnipotente, ma osservate bene qui il Signore ci dice dopo il rimprovero viene un avvertimento… Egli mette in noi delle sentinelle che debbono compungere il nostro cuore per non correre il pericolo di indietreggiare, ma dopo svariati avvisi succederà che chi si sarà fermato perderà ogni cosa! Vogliamo ascoltare quello che l’Eterno ci dice di fare, non viviamo un cristianesimo pigro e paralizzato, vogliamo riabilitare il nostro corpo ed il nostro cuore all’opera che siamo stati chiamati, serviamo il Signore ogni giorno e se abbiamo qualcuno che ci scoraggia anche se è più grande di noi, non lasciamoci trascinare ma dimostriamo di non essere tiepidi nello Spirito, ma zelanti e come Caleb possiamo affermare che anche noi abbiamo seguito pienamente l’Iddio d’Israele.
Dio ci benedica

Alaia Emanuela – notiziecristiane.com


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