E’ successo a Roma davanti a 80 persone circa (Santa Teresa Couderc), il vescovo messicano Raúl Vera López ha affermato che gli attivisti delle lobby gay che si dichiarano cattolici e non condividono la retta dottrina, sono in realtà “los salvadores de la Iglesia” (“i salvatori della Chiesa”).
La conferenza alla quale ha partecipato monsignor Raul Vera è stata tenuta sabato scorso, il giorno prima dell’apertura del Sinodo (che si concluderà il 25 ottobre), e mirava a presentare la prospettiva delle lobby gay. Nel suo discorso in lingua italiana, che è durato poco più di un’ora, il vescovo messicano ha spiegato alcune delle ragioni che, secondo lui, favoriscono le unioni omosessuali. Citando discutibilmente una serie di passi della Bibbia, in particolare il Vangelo di Matteo, il libro di Ezechiele e il Vangelo di Giovanni, il vescovo di Saltillo ha assicurato ai presenti che il papa Francesco ha bisogno degli omosessuali perché “sono i salvatori della Chiesa”.
Per il vescovo messicano, il Santo Padre: “Ha gettato la dottrina e recuperato quindi favorendo e predicando invece il Vangelo dell’amore e della misericordia”, tralasciando però un concetto importante, ovvero, che la grazia non è una licenza al peccato ma una persona, che risponde al nome di Gesù che mostrava si misericordia, ma affermava altresì; va e non peccare più’ .
Il monsignor Vera, invece, ha definito assurdo qualificare le relazioni omosessuali come “intrinsecamente cattive”, mettendosi così in netta contrapposizione rispetto al Catechismo della Chiesa Cattolica.
Alessandro Russo – notiziecristiane.com
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