In un clima di preoccupazione e d’ansia dove la domanda di molti emerge a fior di labbra, quasi a voler cercare di dare un senso alla brutalità e ferocia ad un nemico invisibile, le risposte giungono dai canali di informazione senza alcuna certezza, dove emergono dati di una pandemia di proporzioni impensabili che annientano ogni speranza nei territori colpiti.
Una catastrofe annunciata nelle pagine dell’Apocalisse; ma quanti hanno prestato attenzione alle Sacre Scritture? Una parte infinitesimale se consideriamo 7,7 miliardi di abitanti terreni.
La maggior parte dell’umanità non si è preoccupata molto di analizzare quanto è scritto nei testi sacri, probabilmente, solo i più desiderosi e curiosi per venire a conoscenza della verità divina.
Altri chiedono dove sia la verità e la cercano fra i fedeli o fra le pagine della bibbia, non a caso gli scaffali dove sino a due mesi fa erano esposti i testi biblici sono vuoti. Nelle riflessioni risalta l’amore per Dio e per il prossimo come non mai prima. Nazioni in contrasto sino a tempo fa, si sostengono nell’invio di materiale, volontari accorrono da ogni parte del mondo dimostrando amore per sconosciuti. Un susseguirsi di notizie positive che ci allargano il cuore, ognuno con le proprie disponibilità, con il proprio cuore pulsante ma sopratutto con l’amore che si identifica per la salvezza agli altri. Ognuno nel suo piccolo o grande impegno elargisce senza aspettarsi nulla in cambio ma vedere un sorriso sul viso del nostro simile ci rafforza e ci gratifica.
Quanto sta succedendo può condurre all’inevitabile momento di un crollo, di una crisi spirituale anche se condividiamo la nostra vita terrena con le nostre famiglie, con i nostri figli o più semplicemente da soli. Per diversi motivi molti si ritrovano in oblio senza alcun riferimento morale e spirituale. Spesso un senso di vergogna si impadronisce impedendo di rivolgersi a chi potrebbe veramente dispensare conforto ed aiuto. Ma lo scoglio maggiore consiste nella paura di ricevere pesci in faccia e ciò risulterebbe ancor più debilitante…
Da un paio di giorni un video prodotto dai fondatori del ministero “Corda a Tre Capi”, circola sulle reti massmediatiche. Una presentazione della missione omonima professata dal pastore Giorgio Bosi e la moglie Fiorenza, i quali offrono consulenza alle famiglie, alle coppie coniugali, ai fidanzati vicini al matrimonio. Fiorenza e Giorgio, sposi da 45 anni, nei loro incontri mettono a nudo le problematiche della vita in comune ma sottolineano le continue benedizioni ed esperienze bellissime divenute testimonianze di vita, efficaci per l’aiuto e supporto per chi desidera ricevere suggerimenti, affinché la loro vita si trasformi in un’isola felice.
Da oltre vent’anni si occupano con cura particolare, di famiglie in difficoltà tramite seminari d’istruzione dispensando consigli pratici in un percorso gioioso e appagante. Un Viaggio itinerante secondo la volontà del Signore. Inutile negare che la realtà coniugale presenta qualche difficoltà o qualche patologia o comunque uno o entrambi i coniugi possono soffrire per il mancato sviluppo funzionale del consolidato patrimonio divino. Uno di quei casi che induce ad entrare unitamente alla coppia per scoprire o riscoprire un rapporto costruttivo come il Supremo ha stabilito. Siamo consapevolmente certi che la coppia è un dono ricevuto con gioia e si conserva con cura.
Gli sposi devono avere l’impegno di far crescere di far sviluppare le relazioni stabili e durature e perché questo avvenga devono essere basate sulla parola di Dio Gesù Cristo.
“Se il SIGNORE non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il SIGNORE non protegge la città, invano vegliano le guardie“. Salmo 127
Importante è l’attenzione prestata nella preparazione dei temi che si amplificano tra la comunicazione effettiva nella vita di coppia a tutti i livelli. I parametri vanno dalla sfera affettiva, spirituale e sessuale. Dobbiamo tenere presente che pur essendo comunicazioni diverse, sono concatenate l’una all’altra. Spesso la conseguenza è che non godano di cura da parte della coppia e ciò crea mancanza di comprensione che sfocia al mutismo e ai problemi di comunicazione. problemi alla comunicazione. L’intimità fra una coppia costituisce una colonna portante nel rapporto, inteso come concetto vita coniugale. Un ulteriore aspetto importante è il linguaggio d’amore non necessariamente debbano essere uguale per i coniugi ma bensì hanno caratteristiche diverse che differenziano i generi maschili da quelli femminili. Ne consegue che la coppia imparerà a riconoscere ed a usare linguaggio dell’altro coniuge. Sosterranno l’arte di risolvere i conflitti e gestire l’ira nella coppia. Non possiamo nascondere che questa esiste in certi momenti della vita in determinati confronti e per non cadere in aspetti cattivi, crudeli e giudicanti atti a incrinare il rapporto. Pertanto lavoreranno anche nello consigliare la coppia a gestire e a risolvere come piace a Dio
Lavoreranno sull’ascolto empatico, illustrando ai coniugi di indossare i panni dell’altro, ossia ascoltando con diligenza particolare. L’unità nasce dalla complicità comprensiva perché: “io sono dentro di te e tu in me e insieme cerchiamo di decifrare come siamo, cosa sentiamo e desideriamo trasmetterci” hanno dichiarato i consulenti. Dopo questa analisi concettualizzeranno con una domanda provocatoria se il matrimonio è un matrimonio di alleanza o di contratto. Alla luce della Parola di Dio verificheranno l’importanza di un matrimonio di alleanza e quanto è risibile il matrimonio di contratto. Si saranno i versi che sosteranno il matrimonio di alleanza Spesso il matrimonio di contratto non è Cristiano ma alle volte si verifica quando le aspettative dei credenti possono risultare errate in seguito a scelte sbagliate. Ovviamente ciò conduce all’arte di imparare ad incoraggiare, un’importante carica che crea unità, quindi anche qui lavoreranno molto affinché le mogli e i mariti possano imparare ad incoraggiare in maniera spontanea e geniale in modo da divenire quotidianamente il collante nella coppia.
Altro fondamentale elemento per continuare a sostituire il cantiere d’amore è il perdono, considerato un materiale nobile a volte mancante per orgoglio o umiltà e ciò precludono un matrimonio felice lasciando spazio ad una crisi e ad un’apertura ai peccati commessi nei riguardi del coniuge. La parola ci invita alla riconciliazione al perdono biblico.
Altro punto delicato è la disamina del rapporto fra nuore e suocere, generi e suoceri, un binomio spesso difficile da gestire, grandi incrinature spesso causate non solo da due persone ma da 4 o 6 persone all’interno della coppia stessa e quindi uno schema di scarsa chiarezza imparzialità.
Nella loro vita matrimoniale, Giorgio e Fiorenza, hanno sperimentato un’agenda di coppia. Potrà apparire insolito e inusuale ma questo elemento potrà divenire un punto di riferimento per vincere la quotidianità, per vincere il solito tram tram di coppia, prendendo appunti, come succede nel lavoro secolare. In questa memoria si potrà evidenziare come amarsi, come essere gentili, ricordando a noi stessi la preziosità per il dono accanto a noi in riflesso nella nostra metà.
Immaginiamo la coppia come una pianta, un parallelo vegetale bisognoso di cure, di potatura, di innaffiatura, tenendo conto delle quattro stagioni. Una similitudine di provocazione per la coppia stessa, una strategia per vincere nuovamente la monotonia essendo donne e uomini di spessore che spiazzano in effervescenza e inventiva avendo ancora molto da dare anche dopo tanti anni.
Riassumendo queste sono linee guida che li hanno portato a creare seminari E’ un impegno che hanno preso a cuore. Nel mondo vediamo naufragare molti matrimoni, famiglie che si sfasciano e le conseguenze sono devastanti specie quando a farne le spese sono i figli. Hanno sperimentato che il legame d’unione, in questa prospettiva può davvero risolvere diverse difficoltà. Spesso gli errori vengono commessi per scarsità o mancanza d’insegnamento. Quindi loro sono e vogliono essere con il supporto di Dio e la Parola di Dio, consulenti di coppia in crisi e di coppia malata spiritualmente. Coppie desiderose essere aiutate per portare equilibrio divino nella loro vita e solo Dio può ricucire e sigillare il legame.
Hanno dato inizio ad una piccola rubrica settimanale dal titolo “3 minuti in famiglia“. Suggerimenti per un rapporto di coppia benedetta oggi, dove la crisi famigliare è divenuta una piaga, ritengono, quindi, di dover impegnare maggiormente le loro forze, le loro conoscenze bibliche sino a farla diventare una missione eterogenea sia nelle comunità che nella società.
Un appello ed un invito ai pastori, ai conduttori di chiesa, se risultassero interessati all’argomento e al contatto potranno attraverso i social. Per un aiuto o per chi fosse interessato può consultare la pagina Facebook: Corda a tre capi.
“…Una corda a tre capi non si rompe così presto”. Ecclesiaste 4:12
Lella Francese
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