Il testo emendato in commissione Sanità al Senato “appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del Paese”. Quattro i vaccini raccomandati, tra cui anche quelli contro Meningococco B e C.
L’Istituto Superiore di Sanità ha dato parere “sostanzialmente favorevole” al testo emendato in commissione Sanità al Senato che riduce a 10 i vaccini obbligatori, lasciando un’offerta “attiva e gratuita”, da rafforzare, per quattro di quelli raccomandati: il Meningococco B e quello C, lo Pneumococco e il Rotavirus. Il testo, si legge nel documento, “appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del Paese”. L’inclusione nell’obbligo riguarda dunque i sei vaccini contenuti nella formulazione esavalente (contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse ed Haemophilus influenzae tipo b) e i quattro della tetravalente (contro morbillo, parotite, rosolia e varicella). La scelta è “giustificata dal carattere di urgenza ed emergenza dettata dal declino delle coperture vaccinali e dalla situazione epidemiologica nazionale come l’epidemia di morbillo”, spiega l’Iss.
Non indispensabili per l’iscrizione agli istituti scolastici ma comunque fortemente raccomandati e offerti gratuitamente, saranno i vaccini contro Meningococco B e C, Pneumococco e Rotavirus. L’Istituto Superiore della Sanità precisa che per i quattro vaccini “si ritiene comunque necessario rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta all’interno del Piano Nazionale Vaccini per una offerta attiva e gratuita data l’urgenza di raggiungere e mantenere elevate coperture vaccinali, anche per far fronte a possibili eventi epidemici (vedasi il focolaio regionale di malattia invasiva causato dal Meningococco C)”. L’Iss chiede, dunque, che le quattro vaccinazioni vengano indicate “per legge”. Questo obbliga la Asl ad effettuare la chiamata attiva, pur senza la previsione di sanzioni.
Da: Fanpage.it
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