Il racconto biblico del quale ci vogliamo brevemente occupare oggi si trova in I Samuele 6:1-11, e, in parallelo, anche in I Cronache 13:9-12. L’Arca di Dio era stata riconquistata. La vergogna degli israeliti poteva essere finalmente tramutata in gioia ed euforia per il successo militare che Dio aveva concesso attraverso il Suo servo Davide, che aveva lasciato l’Arca di Dio in casa di Abinadab, padre di Uzza e Aio, della tribù dei Leviti. Eppure, mentre il popolo festante si lasciava prendere dall’euforia, nessuno si rese conto che Dio è e resta un Dio di giudizio e di giustizia che NON viene meno alla Sua Parola ne la cambia.
In Esodo cap. 25 l’ordine dato a Mosè era perentorio di portare l’Arca sulle spalle a carico dei Leviti. Eppure Davide, pensando di far meglio, ordinò a un carro di portare l’Arca del Patto. Molto spesso ci sono soluzioni che a noi sembrano migliori e più efficaci di quelle che vengono dettate dalla Parola, ma, senza rendercene conto, deviamo dalla stessa e ci mettiamo in un grande rischio davanti a Dio e davanti al Popolo che magari Dio ci ha dato l’onore di condurre. Se ci riflettiamo bene, proprio il fatto che l’arca venisse trasportata da buoi su di un carro mise Uzza nella condizione di intervenire quando l’arca stava inclinandosi proprio a motivo del mezzo di trasporto. E, quando Uzza, (il cui nome significa FORZA) decise che avrebbe sorretto l’arca, non si rese conto neanche lui che la testimonianza di Dio NON ha bisogno ne di noi ne della nostra forza per andare avanti. Noi siamo soltanto servitori disutili chiamati a trasportare l’Arca sulle nostre spalle, (con sacrificio dunque e perseveranza, nonostante la stanchezza).
Allora sei sei un Davide, (guida o Pastore) sappi di non allontanarti MAI da ciò che la Parola dice e resta fedele ad essa anche se verrai deriso oppure abbandonato da fratelli o sorelle che vedono in te un retrogrado antico, (il mio Dio è chiamato l’antico dei giorni), se sei un Uzza, (collaboratore o pecora del gregge) al quale è stato affidato il compito di seguire l’arca fallo rispettando la PArola di Dio, senza usare la tua intelligenza o la tura forza, ma piuttosto lascia che lo SPirito Santo parli attraverso di te. Ti sembrerà un consiglio scontato? Anche ad Uzza sembrava normale aiutare l’Arca, ma morì sotto i colpi di Dio.
Infine, e non per ultimo, considera anche che dall’errore di davide, e dal conseguente errore di Uzza, quel luogo fu chiamato Peretz-Uzza che signifca “breccia di Uzza”. Un breccia, che se ne sappia, è un foro, un valico in una zona che è chiusa. Bene, dall’errore di Davide e di Uzza Dio aperse una breccia, e lasciò che l’arca dimorasse da Obed-Edom, (servo di Edom), un pagano, insomma, nella buona sostanza ma che proprio perché Davide ebbe paura di ricevere l’arca dopo il fatto di Uzza, rese possibile che ANCHE la casa di Obed EDom fosse benedetta.
Pastore Gabriele
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