Tashkent (AsiaNews/Agenzie) – Gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’appartamento sfondando una finestra. L’operazione, giustificata dalle autorità come “azione antiterroristica”, ha portato alla confisca e alla distruzione di 15 volumi religiosi. Elevatissima la multa inflitta alla donna. La polizia uzbeka ha effettuato un vero e proprio raid nell’appartamento di una 76enne protestante. Alla donna, accusata di detenzione illegale di libri cristiani, è stata inflitta una multa pari a 10 volte il salario minimo nel Paese.Naziya Ziyatdinova vive da sola nella propria abitazione di Guliston, nei dintorni di Tashkent, è malata di Parkinson da tempo e cammina con difficoltà. Poche settimane fa, gli agenti del Servizio di sicurezza nazionale e della polizia segreta hanno fatto irruzione nel suo appartamento sfondando una finestra e distruggendo alcuni volumi di letteratura cristiana. L’operazione, avvenuta intorno alle 11 di mattina, è stata motivata dalle autorità come “raid antiterroristico”.
Nei giorni successivi alla perquisizione, un tribunale uzbeko ha multato Naziya Zivatdinova con una somma pari a 795.900 soms, circa 300 euro. La comunità protestante, che ha preso le difese della donna definendo “criminale” il comportamento tenuto dagli agenti, ha chiesto alle autorità di fare chiarezza sulla vicenda. Naziya percepisce al momento una pensione di 120mila soms, che equivalgono circa a 43 euro; per pagare la multa dovrebbe non spendere nulla per almeno sette mesi.
La legge uzbeka considera illegale la detenzione di qualsiasi forma di letteratura religiosa e le autorità giudiziarie spesso dispongono di distruggere il materiale confiscato nelle abitazioni. Naziya Zivatdinova era in possesso di 6 dvd, una videocassetta e circa 15 volumi, tra i quali la sua Bibbia.
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