Questa che segue è una delle tante vicende legate all’utero in affitto che non vengono narrate dai media mainstream.
Essi sono capaci di raccontare solo storie mielose di adulti commossi fino alle lacrime che finalmente possono stringere tra le braccia un bambino tanto desiderato (comprato). I Lettori perdoneranno l’ironia piuttosto amara con cui si conclude questo articolo.
Una coppia di uomini californiani ha citato in giudizio una clinica per la fertilità di Pasadena per violazione di contratto, negligenza medica, e violazione di normative varie a tutela dei consumatori, perché la surrogata ha partorito una femmina anziché un maschio, come era stato pattuito.
L’avvocato dei Sanigers [Albert e Anthony], sposati nel 2013, ha spiegato che i due da sempre sognavano di avere due figli, entrambi maschi. Già prima di sposarsi, la coppia aveva scelto il nome per i loro futuri figli e aveva creato per loro un account Gmail.
Dal momento in cui l’hanno contattata, sono stati espliciti con la clinica HRC e Kolb: potevano essere impiantati nell’utero della loro surrogata solo embrioni maschi.
Invece, “negligentemente, sconsideratamente e/o intenzionalmente” hanno impiantato una femmina.
Ed ora i due committenti dovranno sopportare anche un grande danno economico perché dovranno allevare tre figli, anziché i soli due bambini che avevano programmato.
È noto che la merce deve avere le qualità previste dal contratto e pagate dagli acquirenti: è probabile che i Sanigers vinceranno la causa.
Stupisce, però, che una coppia così desiderosa del loro primo bambino (o forse bisognerebbe dire “bambolotto”?) per nove mesi non si sia preoccupata di chiedere e guardare le immagini ecografiche: avrebbe potuto ordinare e ottenere l’aborto.
Chissà, ora, come sarà la vita di quella bambina con due “papà” che già provano un tale risentimento verso di lei.
A pensarci bene, però, una soluzione a tutto questo poteva esserci: dato che il sesso biologico non conta nulla, la coppia addolorata poteva dichiarare all’anagrafe che la bambina era un maschio e il problema sarebbe stato risolto.
Quanto ai bambini maschi che prima o poi nasceranno, già con indirizzi gmail, sarebbe interessante sapere se abbiano già anche siti OnlyFans personalizzati.
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