ROMA – L’ideatore dell’acclamata serie tv “The Wire”, David Simon, porterà sul piccolo schermo la figura di Martin Luther King, pastore protestante, politico, attivista statunitense, leader dei diritti civili. Si tratta di una miniserie in sei episodi basata sulla trilogia “America in the King Years”, scritta dal premio Pulitzer Taylor Branch, che racconterà la marcia per i diritti civili che King stava organizzando a Washington quando fu ucciso, così come dei suoi rapporti con John F. Kennedy, il fratello Robert e Lyndon B. Johnson.Coinvolto nel progetto come sceneggiatore, Simon, assieme al suo socio Eric Overmyer, scriverà almeno uno dei sei episodi previsti: il primo. La nota conduttrice americana Oprah Winfrey contribuirà alla realizzazione del progetto come produttrice esecutiva.
Dopo la fine della serie Treme, la HBO non ha voluto rivelare molto su questa nuova miniserie incentrata sul premio Nobel per la pace, vinto nel 1964 per la sua costante, attenta e trascinante dedizione al movimento dei diritti civili per gli afro-americani negli Sati Uniti.
Il nome di Martin Luther King viene costantemente associato, per la sua attività di pacifista, a due grandi nomi: Gandhi, il leader della non violenza, della cui opera King è stato un appassionato studioso e Richard Gregg, primo americano a teorizzare la lotta non violenta.
La lotta per i diritti umani e l’impegno civile sono fortemente condensati in due grandi opere di King, da cui HBO trarrà spunto per la buona riuscita della miniserie: “Lettera dalla Prigione di Birmingham” scritta nel 1963 e “La forza di amare”.
David Simon e compagni porteranno in scena un personaggio forte, promoter instancabile della resistenza non violenta; un personaggio che è prima di tutto un uomo, vicino ai reietti e agli emarginati […], un uomo che nei duri anni cinquanta e sessanta, si è esposto in prima fila per abbattere ogni sorta di pregiudizio etnico, grazie all’ottimismo creativo dell’amore e alla resistenza non violenta (valida e utile alternativa alla rassegnazione passiva o alla reazione violenta). […]
Ma questa non è l’unica opera che porterà in scena Martin Luther King; ci sono due altri progetti in arrivo: uno targato Dreamworks, che ha i diritti dei suoi discorsi, e l’altro firmato Paul Greengrass.
di: Antonio Quarta
da: Quotidianogiovanionline.it
data: 13/3/2014
(nella foto WikiCommons: Martin Luther King)
Fonte: http://www.evangelici.net/
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