Oggi in ogni Chiesa molta parte va attribuita alla musica come veicolo verso Dio. Tanto che ormai più che servizi con la Parola si parla di serata di adorazione o di lode.
Con tutto il rispetto per la musica cristiana e chiaramente per chi ha la vocazione di dedicare la propria vita al Signore con la musica e le lodi canore, vogliamo precisare alcune nozioni basilari e che necessariamente devono essere tenute presenti in ogni servizio di culto reso al Signore.
C’è una grossa confusione che avviene nelle Chiese sul proposito e sugli scopi dell’adorazione cristiana. Le Chiese molto spesso propongono adorazioni “dinamiche” o “che cambiano la vita” promettendo miracoli durante le lodi a Dio. Alcuni Cd di adorazione propongono promettendoli, brani musicali che di mettono in condizione di entrare nella presenza del Signore. Uno slogan di un cd americano recente diceva così:
“Join us for dynamic teaching to set you on the right path, and inspiring worship where you can meet God and receive the energy and love you need to be a mover and shaker in today’s world…Alongside our teaching program are worship events which put you in touch with the power and love of God.”
“unisciti a noi per un insegnamento dinamico del giusto percorso, una adorazione ispirante dove tu potrai incontrarti con Dio e ricevere energia e amore di cui hai bisogno per essere un facitore e un combattente nel mondo di oggi. Con il nostro programma di insegnamento ci sono eventi di adorazione che ti metteranno in contatto con la potenza e l’amore di Dio”.
Il problema è molto sottile quanto complesso. Si tratta di un sottile errore teologico. La musica venne scelta da Dio stesso come strumento di lode e di adorazione. Come ausilio per entrare nella comunione con Dio, ma la musica in se stessa non può mediare la tua posizione nei confronti di Dio. Oggi molto spesso si usano ritmi che servono a trascinarti e a farti avvertire una emozione… ma la presenza di Dio è molto più che una emozione: è un dato di fatto, è un momento di gloria nella tua vita.
Vi è un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo. Soltanto la Parola può davvero farti incontrare con Dio e farti avvicinare alla Sua grazia. Notiamo che in molti di questi movimenti, viene spesso ridicolizzata o sminuita l’importanza di sacramenti che Dio stesso ha istituito come la Cena del Signore e il Battesimo, come se fossero semplici atti esterni senza una vera e propria sostanza. Al contrario, molta enfasi viene posta nella musica, anche perché, secondo una opinione generalizzata, la musica e la relativa produzione di materiale cristiano, costituisce fonte di guadagno parallelo per ogni comunità.
Ricordiamo che i cantori entrarono davanti al Re nella dedicazione del tempio…. che la musica dunque è importante per entrare nella presenza del Signore, ma al seguito dei cantori vi erano i sacerdoti: bisogna riuscire a trovare un giusto equilibrio fra le cose. La fede non nasce dall’udire la musica o la testimonianza di un fratello, (elementi importanti comunque badiamo bene) ma dall’udire la parola di Dio.
Allora musica, cantici, testimonianze e quant’altro possiamo offrire come sacrificio di lode a Dio servono da contorno, ma il punto centrale è e resta la Parola di Dio.
Rielaborato da www.christianity.org
But this idea is closer to ecstatic pagan practices than to Christian worship.
Jesus is the only mediator between God and man. He alone is the One who brings us to God. The popular but mistaken notions regarding worship music undermine this foundational truth of the Christian faith. It is also ironic that while many Christians deny the sacramental role of those ordinances which the Lord Himself has given to the church (baptism and the Lord’s Supper) they are eager to grant music sacramental powers.
Gabriele Paolini – notiziecristiane.com
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