Se avete un dizionario di Greco, o basta che andate su Google traduttore e digitate.
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, (Matteo 16:18) e vedrete la traduzione esatta del testo. Pietro è Pétros e pietra è pétras. Come è riportato qui sotto.
Εσύ είσαι ο Πέτρος , και επί ταύτης της πέτρας θέλω οικοδομήσει την εκκλησίαν μου
Esý eísai o Pétros , kai epí táf̱ti̱s ti̱s pétras thélo̱ oikodomí̱sei ti̱n ekkli̱sían mou.
Quindi la traduzione giusta dal greco lingua in cui fu scritto il Nuovo Testamento, dice così: Tu sei Pietro, e su questa pietra o roccia, edificherò la Mia Chiesa. Non la chiesa di Pietro, ma la Chiesa che Gesù si è scelto come Sua Sposa.
“La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare (Marco 12:10).
“Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d’intoppo” (Isaia 8:14)
Per secoli ci hanno nascoste la Parola di Dio nella nostra lingua madre, dicendo che il popolo non aveva questo privilegio, ma soltanto loro i preti della chiesa cattolica potevano leggerla e interpretarla. Quindi al popolo la recitavano in latino. Mia madre che si voleva fare o la volevano far fare suora, (grazie a Dio che non lo fece se no non sarei nato) conosceva tutta la messa in latino a memoria. E quando gli domandavo il significato, mi rispondeva che non lo sapeva. Niente? “No nemmeno una parola” mi rispondeva.
“Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua (Atti 2:6).
“Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa?” (Atti 2:8)
“Dunque, fratelli, se io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi servirebbe se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento?
Perfino le cose inanimate che danno suono, come il flauto o la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra? E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia? Così anche voi, se con la lingua non proferite un discorso comprensibile, come si capirà quello che dite? Parlerete al vento (1 Corinzi 14: 6-9).
E per secoli e secoli, la Parola di Dio, fu letteralmente sequestrata dagli uomini. Chi eventualmente veniva trovato in possesso di una copia, veniva sottoposto a pene severe, o spedito in carcere, perdeva il posto di lavoro, e veniva chiamato “eretico”. Poi subito dopo la guerra, la tecnologia, i tempi moderni, i missionari evangelici per lo più Italoamericani, hanno spinto così tanto che la Bibbia oggi si può trovare in qualsiasi lingua. Per cui non si va più in carcere, non perdi il posto di lavoro, (se c’è l’hai) e non sei chiamato più “eretico” o “sconfinato fuori”, addirittura oggi il Papa Bergoglio e tutta la chiesa cattolica ci chiamano “Fratelli”. Almeno fino ad oggi domani chissà.
Però i cattolici, leggendo a lettere cubitali dei versi biblici contrari a quello che insegnano, dovevano pur far qualcosa per difendere il loro credo. Hanno preso la Bibbia, e sotto ogni foglio della stessa, hanno dato le spiegazione dei versetti biblici imbarazzanti. Dicendo che solo a loro è dato il giusto modo d’interpretazione. Ma questo è manipolare letteralmente la Parola di Dio, in quanto la Sacra Scrittura è stata scritta da uomini inspirati dallo Spirito Santo, così facendo non lasciano spazio a chi si vuol far guidare spiritualmente. In poche parole si sono fatti gestori della Parola di Dio, cercando di confondere sempre di più le persone. Sia chiaro, vogliamo aiutare a chi realmente vuole essere aiutato, il mio non è una critica o un prendere in giro. Per cui vi dico: “Aprite gli occhi che la verità è più vicina di quanto pensate, dovete solo avere il desiderio di cercarla”. Se date per scontato che siete nella verità domani vi potete svegliare all’inferno, desiderando che qualcuno possa andare da i vostri figli, dai vostri genitori, dai vostri amici, a raccontargli la verità. Ma la Parola di Dio dice che noi abbiamo la legge e i profeti e, se oggi siamo menefreghisti e svogliati di indagare per sapere veramente come stanno le cose non lamentiamoci poi nell’aldilà, se credi nell’aldilà. Oggi abbiamo ancora tempo a disposizione, agiamo, muoviamoci, attiviamoci per noi e per i nostri cari.
“Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così” (Atti 17:11).
Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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