Dio vuole mettere mani, se TU LO PERMETTI in un area molto delicata.
Se LO LASCI FARE, Egli… desidera guarirti e liberarti.
Le liti tra fratelli e sorelle sono tremende.
La Bibbia è ricca di esempi di rapporti fraterni che sono compromessi:
Caino e Abele; Esaù e Giacobbe, Giuseppe e i suoi fratelli, Absalom e Amnon, ecc…
Le liti tra fratelli hanno causato delle divisioni molto tristi.
Il popolo stesso d’Israele arrivò ad essere diviso, 10 tribù al Nord e due al Sud.
Fino a quando si discute va bene, ma quando si arriva ad accusare, offendere, il problema diventa oltre che serio, pericoloso.
La Parola dice:
“19 Un fratello offeso è più inespugnabile di una fortezza; e le liti tra fratelli sono come le sbarre di un castello.” Proverbi 18
Tra fratelli esiste un legame molto forte, oltre che affettivo, relazionale, c’è un legame famigliare, di sangue che unisce in modo molto forte.
Non è semplice rovinare una relazione famigliare, fraterna, perché ci si ama tanto è con naturalezza ci si perdona a vicenda, ci si conosce in bene e in male e tante cose si superano.
A volte ci sono però situazioni dove la ferita che si procura nell’altro è INASPETTATA, cioè non avresti mai immaginato che una persona che tu ami e viceversa, sia arrivata al punto di FARE e DIRE cose che non ti saresti mai ASPETTATO, da un tuo CARO.
Questo procura una ferita davvero profonda perché va a ledere la tua zona più intima, quella zona che era scoperta, libera, senza difese, tra te e il tuo caro.
Non avevi DIFESE e FILTRI tra te e il tuo caro perché non avresti MAI IMMAGINATO che ti potesse mai fare del male.
Tra fratelli e sorelle, a volte ci si apre, ci sono delle aree della vita che scopriamo all’altro raccontando e permettendo di dire la propria.
Lo facciamo sapendo che non ne avremo nessun danno.
Ma immaginate che vi arrivi l’attacco proprio dal vostro caro in un area sensibile che non vi sareste mai aspettati… fa tanto male… magari è già successo, o lo state vivendo proprio in questo periodo.
Questo causa tra le parti, come dice lo scrittore ai Proverbi: delle sbarre di ferro nella relazione.
LA RELAZIONE VIENE BLOCCATA E OSTACOLATA DA “SBARRE” DI FERRO.
Colui che è stato FERITO diventa INESPUGNABILE come una fortezza.
Non c’è una zona, che la persona FERITA può aprire perché quella più CARA ed INTIMA è stata VIOLATA.
Viene interrotto un legame d’amore che può essere ristabilito è ricucito solo da Dio che è AMORE.
Dio è l’unico del quale puoi fidarti pienamente, sapendo che non ti farà MAI del male, a Lui puoi aprirti.
LUI È IL SOLO CHE PUÒ ACCEDERE e SUPERARE QUESTA TUA DIFESA ORMAI INESPUGNABILE PER GLI ALTRI UOMINI.
Prendiamo un brano della vita di Mosè – Numeri 12.
Mosè sposa una donna cusita (etiope) era una donna straniera al popolo di Dio.
Non sappiamo se questa donna era uscita dall’Egitto o se era di origini Arabe, sappiamo che in questo momento si trovava nella zona del Sinai.
Dell’altra moglie di Mosè non sappiamo nulla.
Il matrimonio con una straniera non era né il primo per Mosè (Sefora era madianita), ma nemmeno per il resto del popolo di Dio.
Anche Giuseppe per esempio, si era sposato con una egiziana.
Tali matrimoni non erano stati proibiti da Dio. La proibizione riguardava i popoli che Israele avrebbe trovato nella terra di Canaan:
“15 Guardati dal fare alleanza con gli abitanti del paese, altrimenti, quando quelli si prostituiranno ai loro dèi e offriranno sacrifici ai loro dèi, potrà avvenire che essi t’invitino e tu mangi dei loro sacrifici, 16 prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dèi e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi” Esodo 34:15-16
Non sappiamo cosa scattò esattamente nella mente di Miriam ed Araonne, ma a causa di questa donna cominciarono a parlare male di Mosè.
Entrambi riconoscevano di essere stati strumenti di Dio.
Probabilmente per Miriam questa donna era una minaccia al POTERE, magari era GELOSA per il proprio fratello, magari DISPIACIUTA che sia andato a prendere moglie di nuovo fuori dal popolo di Dio… non sappiamo, potremmo fare tante supposizioni, di fatto qualsiasi cosa avvenne portò Miriam ed Araonne a provare qualcosa alla quale reagirono facendo MALDICENZA.
In questo brano vediamo che la MALDICENZA non è giustificata.
Stavano parlando male del proprio FRATELLO, della loro GUIDA, dell’UOMO DI DIO.
Dio non approva il parlar male verso nessuno ed in particolar modo verso i suoi servi.
“Perché dunque non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?» v.8”
La nuvola della presenza di Dio si allontana da loro e la lebbra colpì Miriam.
Probabilmente il dissenso verso Mosè partì proprio da lei.
Chissà cosa stava provando nel frattempo Mosè.
Aveva appena saputo da Dio in persona che sua sorella e suo fratello parlavano male di lui alle sue spalle , è Miriam viene colpita di lebbra.
Non è il primo caso nella Parola che quando non si sta al proprio posto si viene colpiti dalla lebbra.
In 2 Cronache 26, ci viene narrata la storia del re Uzzia che pieno di orgoglio, si mise ad offrire incenso al posto del sacerdote Azaria. Per la sua infedeltà fu colpito dalla lebbra.
Miriam ed Araonne furono MALDICENTI ed INFEDELI all’uomo di Dio e la lebbra si attaccò a Miriam.
L’INFEDELTÀ ANCH’ESSA NON FA NIENT’ALTRO CHE INTERROMPERE UNA RELAZIONE CHE SI BASA SULLA FIDUCIA E IL RISPETTO RECIPROCO.
Quando si fa MALDICENZA verso i propri fratelli e sorelle, non solo carnali, ma anche verso la FAMIGLIA DI DIO, o verso i servi di Dio, inevitabilmente si viene colpiti dalla “lebbra”.
La lebbra spesso, consuma i tessuti, è indolore, ma pian piano parti del corpo muoiono e si staccano da esso. Ho visto in India questo fenomeno.
Spiritualmente qualcosa ti si attacca e ti inizia a consumare, a volte è indolore, ma qualcosa avviene, che distrugge l’animo e lo spirito e porta alla SEPARAZIONE dagli altri.
Coloro che erano malati di lebbra, venivano allontanati dal popolo per rischio di contagio.
Il MALDICENTE si ritroverà a vivere isolato e con il dolore nell’animo.
Il rimedio a tutto ciò esiste ed è l’ammissione della colpa, chiedere perdono delle proprie azioni e la preghiera.
Araonne disse a Mosè:
“Non farci portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso” v.11
Stava chiedendo perdono a Mosè, Mosè era nella posizione di poter perdonare e liberarli dalla colpa.
Mosè non solo li perdona, invoca anche la guarigione divina su Miriam.
Dio esaudi’ la richiesta di Mosè, guarisce Miriam, ma ella porterà per un tempo la conseguenza di ciò che è successo.
Fu isolata fuori l’accampamento per sette giorni come prevedeva la legge.
Miriam non fu abbandonata!
Il popolo rimase in attesa, aspetto’ che Miriam fosse riabilitata e poi si rimise in cammino.
La Grazia di Dio è meravigliosa, essa guarisce, trasforma, riabilita.
Tra fratelli bisogna perdonarsi affinché ci sia guarigione.
Nell’adunanza bisogna avere misericordia con chi pecca, con chi commette delle gravi cose.
Piuttosto che giudicare e proseguire come nulla fosse, bisogna con amore attendere colui/ei che è caduta. Attendere la sua riabilitazione e riprendere insieme il cammino.
Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com
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