Quando vai ad un appuntamento, la prassi vuole che nella sala d’attesa ci siano giornali che parlano di costume e società e tra questi non mancano quelli che parlano dei Vip! Sfogliandone uno a caso, di questi giorni, ad esempio si legge: Roberto Cavalli (il noto stilista) continua ad essere fidanzato (forse è un termine impegnativo, ma i due fanno coppia ormai da più di sei mesi e stanno girando il mondo di vacanza in vacanza) con la modella di origine russa Lina Nilson con cui sta facendo vacanze in yacht. La scorsa settimana, i due erano a Miami, ora sono a Porto Rotondo. Le loro fotografie in costume da bagno stanno facendo il giro del mondo. Perché Cavalli ha quasi 73 anni, e li dimostra (a differenza, hanno detto alcuni, di Giorgio Armani che di anni ne ha 80, e che alla stessa età di Cavalli faceva furore a St Barts, ma forse è vero che gli etero invecchiano peggio?), mentre Lina ne ha venti. Venti, un corpo statuario, gambe lunghe, tatuaggio tribale a fondo schiena, una predilezione per il maculato. Non si può purtroppo evitare di ammirarli in costume da bagno o di notare il tipo di rapporto che hanno impostato. Lei è come una nipotina: lo accarezza, gli prepara uno spuntino, gli spalma la crema solare, lo sta ad ascoltare, gli racconta qualcosa che lo fa sorridere, gli spruzza l’acqua sul sedere…”
Qual è la causa per cui gli uomini sono afflitti dalla travolgente passione per l’immoralità? Hanno sempre avuto questo forte desiderio di guardare le donne con libidine? Sono stato guidato a concentrarmi ancora su ciò che accadde al principio di tutto, quando Dio creò Adamo ed Eva.
Le tentazioni che affrontiamo oggi sono in realtà molto simili a quelle affrontate da Adamo ed Eva: “La donna osservò che l ‘albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò” (Genesi 3:6).
Noi uomini sappiamo che la nostra mente può facilmente convincerciche quando una donna è così “bella da vedere” è del tutto naturale che la desideriamo.
Quando Eva posò lo sguardo su quel frutto così attraente, probabilmente non aveva intenzione di cogliere ciò che Dio aveva proibito, ma fu invece esattamente ciò che fece. Era stata convinta da satana che Dio non era stato giusto con loro quando gli aveva proibito quel piacere. La tattica di satana non è mutata; cerca ancora di convincerci che le regole di Dio non sono giuste.
Se non impariamo a controllare i nostri desideri commetteremo lo stesso sbaglio di Eva. Nella mente della prima donna, cogliere ciò che Dio aveva proibito sembrava promettere più piacere di quanto potesse derivarne dall’ubbidienza al Creatore. Anche noi possiamo commettere lo stesso disastroso errore. Possiamo osservare il sessoopposto e bramare il piacere che quei corpi sembrano offrirci.
Ogni frutto del giardino apparteneva a Dio, perciò egli aveva il diritto di dire ad Adamo ed Eva di quali frutti potevano cibarsi. Il peccato di Adamo ed Eva includeva la sottrazione di qualcosa che non apparteneva a loro. Anche i desideri immorali includono il desiderio di godere di ciò che non ci appartiene.
Dopo che Eva ebbe disubbidito a Dio, spinse Adamo a fare lo stesso. Così opera il peccato della lussuria! Quando un uomo desidera una donna vuole che anche lei sia immorale. Non desidera che ella sia gradita a Dio, ma soltanto a lui! E proprio come Eva incoraggiò Adamo a peccare come lei aveva fatto, le donne hanno ancora la capacità di incoraggiare gli uomini a peccare.
Uomini e donne cadono ripetutamente nella trappola satanica di spingere gli uni gli altri a commettere atti peccaminosi.
Mentre lottavo per imparare a nutrire pensieri puri, fallendo più volte miseramente, qualcosa mi divenne chiaro. Hai preso in considerazione il significato della prima reazione di Adamo ed Eva dopo il peccato? LaBibbia afferma: “Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s’accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture” (Genesi 3 :7).
Come conseguenza del peccato di Adamo ed Eva ebbe luogo una tragica trasformazione nella razza umana. Gli uomini divennero ossessionati dall’aspetto fisico delle donne. Tale ossessione può sembrarci naturale, ma dimostra il nostro desiderio di ribellarci a Dio. Quando un uomo nutre costantemente il desiderio del corpo di una donna dovrebbe ricordareche la cosa è paragonabile alla disubbidienza di Adamo. Dovrebbe dirsi: “Se faccio così disubbidisco alla volontà di Dio, proprio come Adamo”.
Adamo ed Eva si saranno forse chiesti che cosa potesse esserci di male nell’infrangere un comandamento divino apparentemente di così poco conto. L’apostolo Paolo scrive: “Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l’ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti” (Romani 5: 19).
Il peccato di Adamo fece ereditare a tutti gli uomini le tragiche conseguenze di quella trasgressione. Ma l’ubbidienza di Gesù ha reso possibile per tutti gli uomini di godere il frutto della sua giustizia. Ci troviamo dinanzi a una scelta: possiamo indurre le donne a nutrire desideri impuri o possiamo incoraggiarle a ricercare pensieri puri, pii.
La decisione che prendiamo in proposito determinerà se assomiglieremo di più ad Adamo o a Gesù! E quasi sempre le nostre azioni influenzeranno altri a seguire i nostri passi.
Adamo ed Eva impararono che alla fine bisogna affrontare Dio. Cercarono di nascondersi, ma Dio disse ad Adamo: “Dove sei?” (Genesi 3:9).
Adamo rispose: “Ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto” (Genesi 3:10).
Gli uomini coltivano attualmente la passione di osservare il sesso opposto a vari livelli di nudità. Ma prima del peccato Adamo vedeva probabilmente Eva semplicemente come una splendida componente della creazione di Dio; non era consapevole della sua nudità. Indubbiamente vedeva Eva nello stesso modo in cui Dio la vedeva.
Che meraviglioso obiettivo per noi uomini! Possiamo davvero imparare a vedere le donne allo stesso modo in cui Dio le vede?
Per una più chiara comprensione della questione consideriamo adesso come Dio reagì quando Adamo ed Eva si resero conto di essere nudi: “Dio il Signore fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì”(Genesi 3:21). Dio stesso li vestì! Ciò mostra la sua preoccupazione per l’abbigliamento adeguato dei suoi figli.
Gesù agì in modo simile. I demoni avevano costretto un uomo ad andarsene in giro senza vestiti, ma quando giunse a Gesù la sua mente fu guarita ed egli si sedette ai piedi del Signore “vestito e sano di mente” (Luca 8:35). I demoni di satana sussurrano: “Hai il diritto di vestirti come ti pare”, ma noi ingenui non ci rendiamo conto dell’origine di quei pensieri. Quando siamo “sani di mente”, abbiamo in noi il desiderio datoci da Dio di ricoprire il nostro corpo in modo tale da non suscitare desideri immorali negli altri!
Per migliaia di anni le donne hanno indossato abiti che non suscitavano desideri sbagliati negli uomini. Anche quando io ero ragazzo la gente aveva l’abitudine di vestirsi in modo pudico.
Quando quell’usanza cedette il posto ali’ abbigliamento moderno, allusivo e sconveniente, enormi sofferenze si riversarono sul nostro mondo, con gli uomini sempre più assorbiti dall’aspetto sensuale delle donne. Con il progredire dell’impudicizia, aumentò anche l’infelicità!
Quando Adamo ed Eva disubbidirono a Dio non potevano sapere quali enormi sofferenze il loro peccato avrebbe inferto ai loro figli e ai figli dei loro figli. Se fossero stati consapevoli delle pene che avrebbero afflitto l’umanità come conseguenza del loro peccato, avrebbero certamente fatto più attenzione a ciò che Dio aveva detto loro.
Noi non abbiamo idea alcuna delle sofferenze che altri potrebbero patire come conseguenza diretta delle decisioni che prendiamo, ma dovremmo considerare seriamente questo particolare importante.
Le decisioni che prendiamo molto probabilmente saranno di aiuto oppure di impedimento per molte, molte persone. Alla maggior parte di noi non piace prendere in considerazione la possibilità che le nostre azioni feriscano altri. La nostra natura decaduta, egoista, preferisce concentrarsi soltanto su ciò che le nostre decisioni comportano per noi.
Ma la Bibbia ci esorta a pensare agli altri con la stessa preoccupazione e con lo stesso amore con cuipensiamo a noi stessi. Perciò dobbiamo chiederci: “Se do seguito ai miei desideri altri ne subiranno le conseguenze?
Le generazioni future raccoglieranno ciò che ho seminato?’
La nascita di un figlio in una famiglia amorevole può essere un evento gioioso. Purtroppo, però, la nascita non è sempre un evento gioioso. Molti neonati vedono la luce in situazioni in cui manca un padre che possa assicurare loro una vita decente (se non viene scelta la via ancor più dolorosa dell’abborto).
L’uomo e la donna hanno goduto l’uno dell’altro, ma adesso il figlio rischia di soffrire. Sì, l’uomo e la donna si sono divertiti, ma un altro essere umano soffrirà per tutta la vita come conseguenza di quei pochi
istapti di svago egoista.
E un dato di fatto che i pensieri conducono spesso alle azioni.
Non c’è dubbio che i pensieri immorali conducono spesso a fatti immorali. Gesù disse: “Sono i pensieri che contaminano l’uomo”
(Marco 7:20).
E aggiunse: “Perché dal di dentro, dal cuore degli uomini, escono cattivi pensieri di lussuria … di adulterio, il desiderio di ciò che appartiene ad altri … Sono queste cose che contaminano l’uomo e lo rendono inadatto a Dio”(Marco 7:21-23, versione Living Bible).
Sono parole di avvertimento che dovrebbero catturare la nostra attenzione e spingerci a fare tutto ciò che è in nostro potere per essere adatti a Dio. Come possiamo servire Dio se non siamo adatti a essere usati da lui?
Mentre ci lasciamo andare a pensieri immorali pensiamo di rado alle possibili conseguenze. Possiamo invece illuderci: “E soltanto un pensiero. Non intendo darvi seguito con i fatti”. Facciamo questa affermazione ingannevole anche se sappiamo benissimo che solitamente i pensieri conducono all’azione.
Alcuni uomini fanno visita a un amico che offre loro della birra ghiacciata. Trascorrono una serata piacevole parlando di sport e di varie questioni sociali e politiche. Man mano che la serata procede il loro consumo di birra e di alcol raggiunge livelli consistenti.
Uomini nella media che si godono una serata “tra amici”. Nessuno di loro intende dare problemi a sé stesso o a qualcun altro. Ma uno di essi, annebbiato dall’alcol, ha un incidente sulla via di casa e uccide qualcuno. Il tasso di alcol nel suo s,angue supera i limiti previsti dalla legge. Al processo implora: “E stato un incidente e mi dispiace terribilmente! Non avevo intenzione di far del male a nessuno”. Ma era stato davvero un “incidente”? No! Aveva bevuto troppa birra, troppo alcol, si era messo alla guida della sua auto e aveva ucciso qualcuno.
Lo stesso principio vale per chi si lascia andare a pensieri immorali. Può non avere alcuna intenzione di fare qualcosa che distruggerà un’altra vita. Si gode semplicemente i propri pensieri, ma è sin troppo facile per quella persona scivolare nelle loro conseguenze naturali.
Quanto spesso i pensieri immorali conducono a fatti immorali?
Chiedi a un po’ di uomini qual è stata la loro esperienza al riguardo e chi è onesto ti dirà: “Certo, se penso al sesso illecito finirò per cercarlo. E più intensamente ci penso, prima inizierò la ricerca”.
Qui la pornografia ha un ruolo decisivo nella distruzione delle restrizioni morali. Chi si concentra su pensieri immorali finirà per compiere fatti che ferirarmo altri. Un sondaggio ha rivelato che 1’80% dei serial killer dipendevano dalla pornografia quando avevano commesso i loro crimini.
Ciò fornisce un indizio relativo all’origine dell’amore degli uomini per la pornografia. Ovviamente la maggior parte degli uomini non diventeranno serial killer, ma tutti coloro che ne godono si associano al “progettista della pornografia”. I produttori di immagini immorali sono esperti nel renderle altamente seducenti.
Siamo comunque stati avvertiti: “O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Giacomo 4:4).
Poteva Dio esprimere con maggiore chiarezza che cosa ha nel cuore e nella mente?
La tentazione del!’ autogratificazione è una delle più potenti che l’uomo possa sperimentare.
Ovviamente possiamo trovare mille ragioni per giustificare la nostra indulgenza, ma potremmo finire per far soffrire noi stessi e altri: “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?” (Geremia 17:9).
Alla fin fine l’unico alla depravazione umana è il numero di scuse creative che riusciamo a inventarci. Se vogliamo pensare e agire in modo immorale, possiamo trovare molte “buone” ragioni per giustificarci.
Dobbiamo respingere ogni sforzo compiuto da questo mondo per infettare la nostra mente con pensieri immorali. In caso contrario, facciamo amicizia con i nemici di Dio e contribuiamo alla nostra stessa distruzione.
Ci sarà qualche lettore che crede di dover ubbidire alla Bibbia, eppure si sente attratto irresistibilmente da qualche forma di pornografia.
Se sei tra questi ti esorto vivamente a riconoscere che ogni forma di immagine immorale è concepita per suscitare in noi quello che l’apostolo Paolo chiamò “cattivi pensieri” (Colossesi 3:5).
Se noi uomini cristiani abbiamo delle debolezze in ciò che desideriamo, satana troverà il modo di accrescere e intensificare quei desideri. Attualmente satana sta aumentando in modo significativo i suoi sforzi per attirare i cristiani nelle sabbie mobili dei pensieri immorali. Se acquisisce sufficiente controllo su ciò che pensiamo, potrà più facilmente controllare quello che facciamo!
Se satana riesce a stabilire un punto d’appoggio nella nostra mente, noi non ci limiteremo a seguirne i suggerimenti. Alla fine non vorremo porre termine ai nostri piaceri e non sentiremo neanche il bisogno di farlo.
“Se seguite le vostre inclinazioni sbagliate, la vostra vita produrrà questi cattivi risultati: pensieri impuri, avidità di piaceri sessuali … ” (Galati 5:19, versione Living Bible).
Sono le nostre inclinazioni sbagliate che ci spingono verso il peccato dei “pensieri impuri”. Dobbiamo sforzarci di resistere a queste inclinazioni o cadremo preda della “avidità di piaceri sessuali”. Un versetto successivo fa riferimento a coloro che permettono allo Spirito Santo di controllare la loro vita e afferma che non è facile cambiare le nostre inclinazioni sbagliate: “Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri” (Galati 5:24).
La crocifissione è estremamente dolorosa! Dio lo sa.
Ma a meno che non accettiamo la liberazione che Gesù ci offre, continueremo a seguire “i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri” (Efesini 2:3). I desideri della nostra carne sono potenti e profondamente radicati! Esigono che ubbidiamo alle nostre voglie e ai nostri pensieri. Se un tempo li hai soddisfatti, sai quanto possono essere forti.
Ogni uomo deve comprenderlo: “La concupiscenza degli occhi … non viene dal Padre, ma dal mondo” (1 Giovanni 2:16). Questi desideri distruttivi stanno in agguato e, se li soddisfiamo, ci distruggeranno all’improvviso quando meno ce lo aspettiamo.
La Bibbia ci avverte che negli ultimi tempi gli uomini saranno particolarmente agitati da ogni genere di desideri malvagi (2 Timoteo 3:6).
Dio ci ha avvertiti di stare attenti alle tentazioni di satana, ma non saremo pronti a resistere a queste tentazioni se non comprendiamo quanto Dio prende sul serio il cattivo uso della sua creazione. Egli ha creato donne stupende, ma ha anche creato dei confini per proteggerle. Ignorare quei confini è pericoloso per noi quanto per Adamo ed Eva fu pericoloso mangiare il frutto proibito!
Mai prima nella storia c’è stata una tale valanga di materiale sessualmente esplicito che fluisce nella mente di uomini e donne.
La maggior parte di noi sa che i computer connessi a internet possono mostrare immagini esplicite di ogni concepibile, e anche inconcepibile, perversione sessuale. Non starò certo a controllare di persona: sarebbe come farsi mordere da un serpente per vedere se fa male.
Ogni volta che una persona è esposta a una scena sessualmente eccitante può respingere i pensieri immorali e rafforzare così la sua fibra morale, oppure può cedere ai desideri e cadere nella trappola di satana. Fai tesoro di queste parole: “Fuggi le passioni giovanili” (2 Timoteo 2:22). Quando ci poniamo deliberatamente in situazioni che potreb,bero indurci ad avere pensieri immorali, apriamo il nostro cuore alle tentazioni che satana ha escogitato per noi.
Sembra che non ci siano limiti alla perversione che ha infettato il mondo intero. Programmi sessualmente espliciti prodotti dovunque possono essere visti in migliaia di case mediante la televisione o internet. Dovrebbe bastare per convincerci che siamo molto vicini al giorno in cui l’ira di Dio si riverserà sui disubbidienti.
Sento spesso di mogli e figlie che hanno scoperto la passione per la pornografia del marito o del padre. Questi uomini pensavano probabilmente che i loro peccati segreti non sarebbero mai venuti alla luce, ma poi sono arrivati i programmi per computer che permettono di rivelare certi segreti. Le mogli sono sconvolte e si sentono violate quando scoprono il sudiciume che guarda l’uomo che hanno sposato. Anche i genitori sono sconvolti quando scoprono quello che guardano i figli. La Bibbia ci avverte: “Negli ultimi giorni sarà molto difficile essere cristiani” (2 Timoteo 3: I, versione Living Bible).
Quei giorni sono arrivati e temo che molti cristiani siano spiritualmente addormentati. Un recente studio condotto da una università importante ha stabilito che ogni anno nei soli Stati Uniti 400.000 bambini subiscono una qualche forma di abuso sessuale.
Chiunque tragga piacere sessuale da questa perversione corre il pericolo di essere severamente punito dal nostro Salvatore, il quale dichiarò il suo amore speciale e protettivo per i bambini.
In definitiva il peccato sessuale è ciò che Dio dice che è, non ciò che noi decidiamo che sia! “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni” (I Timoteo 4: I). La tragedia è che “molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata” (2 Pietro2:2).
Gli spiriti ingannatori sono sempre all’opera per persuadere uomini e donne a disubbidire alle leggi morali di Dio. Alcuni dei loro sforzi in questo senso sono talmente sottili che la maggior parte delle persone non si rende conto di ciò che succede. Per esempio, i genitori hanno difficoltà a trovare abiti per la scuola che non rivelino parti sempre più estese del corpo della figlia.
Adesso alle ragazze si permette di indossare vestiti seducenti che attirano immediatamente l’attenzione sul loro corpo. A volte succede perché i genitori hanno paura di affrontare la rabbia della figlia se non le si permette di fare come vuole lei. Ma i genitori incuranti sembrano ignorare il fatto che a ogni angolo delle nostre città stanno in agguato uomini moralmente malati la cui mente è stata infettata dalla quantità impressionante di inquinamento morale che inonda il mondo.
Entrambi i genitori, ma soprattutto le donne, devono urgentemente dare ascolto all’ammonizione dell’apostolo Paolo: “Le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia” ( l Timoteo 2:9).
(Tratto da Merlin R. Carothers dal libro: Peccati Segreti)
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