E si ricomincia una nuova settimana con la consapevolezza, coscienza e umiltà come strette compagne. Sono le stesse, i fari del nostro percorso, per non perdere mai di vista gli obiettivi di miglioramento, di cambiamento, di gratitudine verso, questa a volte tribolata vita ,ma anche per l’accettazione delle prove che non mancano mai.
Come vi ho detto sono un medico che lavora in una struttura oncologica dove la sofferenza è il perno della nostra missione; in tanti anni non ho mai smesso di provare stupore nel vedere la luce della speranza negli occhi di chi ha dinnanzi solo deserti abbandonati . Eppure in quegli occhi ho sempre apprezzato le sorgenti di acqua più ricche; quell’acqua che è nutrimento, sostegno e vigore per l’anima nostra.
Come e dove cercarla? Sta lì nei meandri sconosciuti della nostra essenza, aspettando di essere riconosciuta, aspettando l’eliminazione di quelle barriere che confinano il nostro sentire tra i margini terreni e i i fugaci piaceri della vita.
Se tutto il nostro cammino fosse facile, senza ostacoli, non cercheremmo di abbattere quegli argini, non cercheremmo di fare del nostro piccolo corpo il tempio di Dio.
Cari amici non si può racchiudere la sofferenza tra pochi significati per comprenderne le varie porte alla fine dei raggi di questo ventaglio.
Nel mio percorso ne ho compreso vari significati … la sofferenza è la strada!
STRADA
Per sentire la nostra anima in tutta la sua sconfinata interezza;
per cercare in essa la luce Dio che e’ li pronta a non far mancare i suoi prodigi e l’espansione dell’anima stessa;
E’ sperimentare che noi medici siamo solo puntini del disegno divino e che la sentenza finale spetta solo a Dio;
Quel Dio che chiede sofferenza per elevare l’animo, che ne chiede accettazione senza totale comprensione dei suoi disegni perché l’abbandono tra le sue braccia da’ più ristoro delle inutili e ristrette risposte razionali;
E che nel mio quotidiano vedo molta più vita, speranza e luce in chi appena riesce a vedere il mio viso, di chi apparentemente vede l’interezza di un orizzonte ma non sa cosa costruirne di cotanti doni.
Io non cerco di comprendere perché Dio si serva della sofferenza, io so che Dio sceglie per ognuno il meglio, e che mi abbandono tra le sue braccia, perché lui vive in me ed in ognuno di noi, noi che siamo gemme del Suo essere.
Ricordiamoci,inoltre, che qualunque sofferenza è sempre contenuta nel significato temporale terreno e che siamo tutti proiettati nel divenire eterno.
CerchiamoLo in ogni cosa quel Dio che attende la nostra conferma, tra l’acqua che ci disseta e i frutti e fiori colorati di questa terra, tra gli animali e i sofferenti, tra tecnologia e innovazioni perché Dio e’ in ogni cosa che ci circonda, in ogni ispirazione, tutto parla dei suoi pensieri, ma prima di guardarci intorno chiudiamo gli occhi e cerchiamolo dentro di noi.
Vi lascio con i miei versi nati in una delle mie giornate lavorative:
E poi ci sono quei momenti in cui si fanno i conti con la propria fede …. Con le proprie inquietudini immotivate e quelle giornate in cui si metterebbe il mondo sotto sopra solo perché il colore di una farfalla che muove le sue ali intorno, è di un colore diverso da quello desiderato…
Ho un’amica speciale nel mio cuore, ha mosso i primi passi da paziente ma ora ne è un riferimento principale…
Compostezza, dignità, abbandono alla volontà del Signore …. Totale adorazione e speranza … Ed ora io, minuto granello della sua spiaggia, non posso che essere onorata di averla conosciuta …
Volevo darle il mio sostegno e la mia piccola fede: Solo uno dei raggi del sole che ho dentro …
Ed oggi mi lascio riscaldare da quel dono misterioso che il vero abbandono riesce a trasmettere: serenità, armonia, pace nel cuore, gioia della speranza …
Amo il mio lavoro … Non è proprio un lavoro è la più grande fortuna di sentire la vita muoversi e non arrendersi alle difficoltà …
Sentire il suono della vita che non vuol abbondare l’attesa dell’alba …
Sentire amore … Tutto quell’amore che spesso la frettolosità e l’infreddolimento del cuore nascondono tra lo scintillio di luci del tramonto …
Debora C. – notiziecristiane.com
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