di R.A. Torrey – Prima di poter capire correttamente l’opera dello Spirito Santo, bisogna conoscere lo Spirito Santo stesso.
Una frequente sorgente di errori e di fanatismo, circa l’opera dello Spirito Santo, è costituita dallo studiare e comprendere l’opera dello Spirito senza prima conoscere lo Spirito come persona. E’ della massima importanza, per quanto concerne l’adorazione, che decidiamo se lo Spirito Santo è una persona divina, atta a ricevere la nostra adorazione o la nostra fede o il nostro amore e il nostro arrendimento a Lui, oppure se è semplicemente un’influenza che procede da Dio o un potere o una illuminazione che Dio ci dà. Se lo Spirito Santo è una persona, una persona divina, e non lo conosciamo come tale, allora noi priviamo l’essere divino della vera adorazione, della fede, dell’amore e dell’arrendimento che gli sono dovuti.
E’ anche della massima importanza, dal punto di vista pratico, che noi decidiamo se lo Spirito Santo è semplicemente un qualche misterioso e meraviglioso potere, che noi, nella nostra debolezza e ignoranza, in qualche modo usiamo, oppure se è una persona reale, infinitamente santa, infinitamente savia, infinitamente potente e infinitamente dolce che deve farci sua e usarci.
La prima concezione è profondamente pagana, non differente dalle dottrine feticistiche degli africani che usano i loro dei. L’altra concezione è quella vera ed autenticamente cristiana. Se noi pensiamo allo Spirito Santo come molti fanno, come a un potere o a un’influenza, il nostro pensiero costante sarà rivolto a come ottenere in misura sempre maggiore tale potere, ma se noi pensiamo allo Spirito Santo biblicamente come a una persona divina, il nostro pensiero sarà rivolto a come lo Spirito Santo potrà servirsi di noi.
La concezione dello Spirito Santo come un’influenza o un potere divino non fa altro che condurci all’autoesaltazione e all’autosufficienza. Chi pensa in questo modo allo Spirito Santo e, nello stesso tempo, immagina di aver ricevuto lo Spirito Santo, inevitabilmente cadrà nell’orgoglio spirituale come se appartenesse a un ordine superiore di credenti.
E’ della massima importanza, dal punto di vista dell’esperienza., che noi conosciamo lo Spirito Santo come una persona. Migliaia e decine di migliaia di uomini e di donne possono testimoniare riguardo alle benedizioni che hanno ricevuto, dal momento che hanno conosciuto lo Spirito Santo, non semplicemente come un’influenza, ma come una persona reale, come lo è Gesù Cristo stesso, un amico sempre presente e amorevole nonché un aiuto potente, che non soltanto è vicino a loro ma che dimora nei loro cuori ogni giorno ed ogni ora ed è pronto a soccorrerli in ogni circostanze della vita. Migliaia di ministri, operai cristiani e credenti mi hanno parlato o mi hanno scritto riguardo alla completa trasformazione della loro esperienza cristiana susseguente al momento in cui hanno capito, non in maniera teologica ma in maniera pratica, che lo Spirito Santo è una persona, e conseguentemente lo hanno conosciuto.
Da: Chiesadiroma.it
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