ATTI 4: 23 | Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette. 24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; 25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: “Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? 26 I re della terra si sono sollevati, i principi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”. 27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù». 31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.
Questa porzione della scrittura ci insegna un bisogno fondamentale che è quello di vivere una pentecoste rinnovata. Il capitolo due del libro degli atti ci parla del giorno della pentecoste come il giorno nel quale Dio ha mandato il Suo Spirito sopra i centoventi che si erano riuniti aspettando la promessa fatta da Gesù Cristo: RICEVERETE POTENZA. Quel giorno è stato la svolta per la chiesa di Gesù Cristo che ricevendo l’unzione di Dio incominciò a svolgere il mandato in modo efficace attraverso l’opera dello Spirito di Dio.
Quale è la condizione attuale della chiesa? Possiamo vedere quella potenza che è descritta nel nuovo testamento? Dove è finita la potenza di Dio? Dove sono finiti i segni? Dove sono quelle conversioni radicali che spingevano le persone a sacrificare la vita per amore del Vangelo di Gesù Cristo?
Tutto questo sta generando un sentimento d’insoddisfazione in molti cuori che vogliono vedere la gloria di Dio e credo che vi sia nella vita di molti discepoli un grido che si eleva verso il cielo: O DIO RINNOVA LA TUA PENTECOSTE.
Questo crescente bisogno nel cuore è un atto della grazia di Dio che sta preparando il terreno seminato sul quale far cadere l’ultima pioggia dell’ultima stagione prima del ritorno del Signore. Questo atto di sovranità di un Dio che vuole spingere la Sua chiesa a ricevere l’olio della sua unzione, un Dio amorevole che vuole ancora spingere i suoi figli a vivere una vita ripiena del suo Spirito.
Il bisogno di Dio e di un suo intervento è il fondamento sul quale Dio riversa presenza!
Salmo 63:1 Salmo di Davide, quand’era nel deserto di Giuda. O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba; di te è assetata l’anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz’acqua.
L’espressione del salmista da l’idea di una ricerca che anela la presenza di Dio, come un corpo languente per il bisogno di acqua in terra arida senza acqua. Questo tipo di ricerca crea i presupposti di una fresca pioggia di Spirito Santo. Fino a che la chiesa berrà dell’acqua del mondo, cercherà di dissetarsi da fonti impure non riceverà quello di cui veramente ha bisogno: UNA RINNOVATA PENTECOSTE.
Torniamo al testo che stiamo prendendo oggetto della nostra meditazione. Quando Pietro e Giovanni furono messi in libertà si vollero subito incontrare con la chiesa e raccontarono ciò che era avvenuto e immediatamente davanti alla descrizione dei fatti l’assemblea alzò con prontezza la voce a Dio per presentare il loro bisogno sapendo che solo il Signore avrebbe potuto intervenire.
ATTI 4: 24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; 25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: “Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? 26 I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”. 27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».
La richiesta contenuta in questa supplica fu: Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».
Gloria a Dio, avrebbero potuto chiedere protezione, o di cambiare la mente di Erode e di Ponzio Pilato affinché potessero annunciare il vangelo con franchezza, ma questi credenti sapevano che la soluzione risedeva solo in una RINNOVATA PENTECOSTE. Solo la pienezza di Spirito santo avrebbe donato franchezza nell’annuncio, avrebbe manifestato la guarigione, avrebbe reso possibile segni e prodigi mediante il nome di Gesù Cristo.
CARATTERISTICHE DI QUESTI DISCEPOLI
Mi sono sempre domandato quali fossero le caratteristiche di questi discepoli e apostoli. Sono profondamente convinto che è Dio ha stabilire i tempi della sua visitazione, vi sono stati risvegli che hanno visto letteralmente l’irruzione di Dio nella storia della Chiesa come un atto di sovranità di Dio, ma sono altresì convinto che Dio susciti in preparazione un gruppo di persone che sono disposte ad attendere ciò che Dio sta preparando con le giuste attitudini.
Questi credenti sapevano che Dio li avrebbe visitati e accompagnati nella guida e nella potenza dello Spirito Santo e in funzione di questa consapevolezza si predisposero in risposta alla vocazione interiore.
Salmo 27:8 Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate il mio volto!» Io cerco il tuo volto, o SIGNORE.
La prima caratteristica di questi discepoli fu quella di RISPONDERE alla chiamata di Dio, avevano accolto la parola e la promessa e risposero con l’attesa fiduciosa che ciò che Dio aveva promesso lo avrebbe adempiuto.
Questi nostri fratelli e sorelle vivevano in risposta al cuore di Dio, non erano persone perfette ma decisero di CONSACRARE la loro vita alla chiamata di Dio.
Seppero UBBIDIRE alla parola di Dio a costo della loro vita, decisero di santificare la loro vita senza risparmio, amavano ciò che Dio ama e odiavano ciò che Dio odia.
Spendevano il loro tempo in PREGHIERA E ASCOLTANDO LA PAROLA, non si lasciavano rubare il tempo ma lo investivano in ciò che avrebbe portato pienezza spirituale nella loro vita.
Dove stiamo ricercando la soluzione? Quale è il metodo che la chiesa dovrebbe ricercare oggi? Quali è il bisogno numero uno del popolo di Dio?
ATTI 4: 31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.
Dio nella sua infinita grazia accordò una PENTECOSTE RINNOVATA e il luogo dove erano tremò e tutti furono riempiti di Spirito Santo e nonostante vi erano ancora i pericoli di persecuzione tornarono ad annunciare la Parola di Dio con franchezza.
Davanti a tutto questo possiamo anche noi ascoltare la chiamata che Dio sta rivolgendo, sappiamo che il Signore vuole tornare a visitare il suo popolo affinché la chiesa possa raggiungere un mondo che si sta perdendo. Credo che oggi possiamo decidere di RISPONDERE alla Sua chiamata consacrando e ubbidendo alla Sua Volontà dedicando la nostra vita alla preghiera e alla Parola.
Dio sta preparando un potente risveglio che sarà ricevuto da tutti coloro che diranno: O DIO RINNOVA LA PENTECOSTE
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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