Anche quando si scrive una notizia sulla moda cristiana, ci vuole discernimento e senso di responsabilità… qualcuno/a di certo potrebbe storcere il naso visto che non è un tema di cronaca, di cristiani perseguitati o un evento cristiano da promuovere, invece, noi crediamo che è un tema importante visto che la Parola di Dio si sofferma tantissimo, con severità e giustizia sulla parola “vanità” e sui temi ad essa inerenti.
Quando si affrontano temi di moda cristiana ci vuole un grosso senso di responsabilità, cosa che di certo Giacinto Butindaro ha dimostrato ampiamente nel suo blog, prova ne sia, che noi di notiziecristiane.com, abbiamo riprodotto fedelmente, condividendoli in toto, due dei suoi scritti riguardanti uno la moda cristiana e uno quello dei jeans strappati.
Quest’oggi ci vogliamo occupare del messaggio sbagliato e deviato che sta lanciando l’ex modella 23enne di Victoria’s Secret, Kylie Bisutti, dopo aver detto addio al mondo della moda e ad una promettente carriera, perché incompatibile con la propria fede, ha lanciato la linea di abbigliamento “cristiano” “God Inspired Fashion” (Ispirata a Dio).
Lei dice che lo ha fatto per diffondere la Parola di Dio, noi pensiamo, che l’abbia fatto solo per il Dio “denaro” e per delle chiare macchinazioni deviate nascoste all’interno del suo progetto. Kylie ha detto di volere essere coma la donna virtuosa di Proverbi 31. A raccontarlo è lei stessa nel suo libro di memorie “I’m No Angel” (Non sono un angelo).
La collezione comprende jeans, top, giacche e accessori per uomini e donne con le citazioni della Bibbia o decorati con slogan religiosi, come ad esempio “self-control” e “fedeltà”, o ancora; “Custodisci il tuo cuore con ogni cura”, (Proverbi 4:23) e “Gettate su di Lui ogni vostra preoccupazione, perché Egli ha cura di voi.” (1 Pietro 5:7). Come si vede dal catalogo illustrato della giovane ex-modella, proprio in quel catalogo ci sono quei pantaloni stracciati che si addicono alle donne ribelli che non vogliono ubbidire alla parola di Dio!
“Nessuno vi inganni con parole seducenti, perchè Dio vuole che noi siamo santi in tutta la nostra condotta, perchè la santità si addice alla Sua casa” (Salmo 93:5).
Vi immaginate, che abominio vedere una ragazza per strada che indossa i jeans attillati e strappati di quella stilista “cristiana”, si fa’ per dire, e poi magari, nella tasca di dietro è applicato un verso della parola di Dio… Sicuramente lei in quel momento oltre a dimostrare di essere una ribelle si fa’ anche beffe di quel Dio che un giorno l’ha salvò e la perdonò per i suoi peccati.
L’apostolo Paolo afferma: “Similmente [io voglio] che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose, ma d’opere buone, come s’addice a donne che fanno professione di pietà” (1 Timoteo 2:9-10). Dunque una donna che segue e serve Cristo deve vestirsi attenendosi a questa esortazione apostolica senza se e senza ma!
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