La chiesa apostolica era una chiesa immersa nella preghiera, Pietro e Giovanni, dopo essere stati minacciati dai capi sacerdoti vanno insieme alla chiesa riunita in preghiera ed elevano un’intercessione perché possano continuare a predicare il vangelo accompagnati dalla potenza dello Spirito Santo.
ATTI 4: 23 Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette. 24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; 25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: “Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? 26 I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”. 27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù». 31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.
Bella l’espressione usata dalla scrittura, quando dice che rimessi in libertà, vennero dai loro! Questo modo di descrivere l’azione ci permette di comprendere quale clima di appartenenza c’era tra i credenti e la chiesa. Questi due apostoli avevano il diritto di trovare riposo e ristoro in qualsiasi altro luogo, ma decisero di andare in mezzo ai loro fratelli e sorelle per raccontare ciò che era successo, per poi accordarsi nell’intercessione affinché Dio potesse stendere la Sua mano per guarire e potesse accompagnare la loro predicazione con segni e prodigi.
La chiesa era permeata dallo spirito di preghiera, le loro attività erano proiettate per raggiungere un mondo perduto. Non erano interessati a programmi politici, il loro difensore sarebbe stato l’Iddio che li aveva chiamati, e se qualcuno avesse dovuto essere battezzato con il martirio avrebbero accettato la volontà del loro Signore e Salvatore.
La forza di ogni chiesa è nella preghiera, oggi è più facile riempire le nostre sale di culto facendo serate film, concerti, studi biblici e conferenze, che vederle riempire da credenti che si uniscono per piegare le loro ginocchia davanti a colui che li ha salvati.
“Nessuna erudizione, nessuna purezza nella dizione, nessuna ampiezza di vedute mentali, nessuna eloquenza fiorita e nessuna gentilezza personale può compensare la mancanza del fuoco. La preghiera sale in alto per mezzo del fuoco. La fiamma dà alla preghiera le ali e l’energia, e come non vi è profumo d’incenso senza fuoco, così non vi può essere preghiera senza fiamma.”
Cit. E.M. Bounds
“Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza!
Quando ebbero finito di pregare il luogo dove erano riuniti tremo! Comprendiamo il significato di tale momento? Che esperienza gloriosa, la potenza di Dio stava scuotendo il mondo spirituale e Dio ne dava testimonianza scuotendo le mura di un edificio, come se volesse dare un segno esteriore di ciò che stava avvenendo nell’invisibile.
Lo scopo del fuoco dello Spirito Santo era quello di equipaggiarli ed incoraggiarli per essere testimoni senza riserve e senza paura, Dio era con loro, e la Sua presenza era testimoniata dalla gloria con cui riempiva i credenti.
Ancora oggi come ai tempi di Charles Finney possiamo affermare che la potenza dall’alto è la suprema odierna necessità.
Che Dio possa aiutarci a vivere l’esperienza di una chiesa immersa nella preghiera e riempita dalla potenza dello Spirito Santo.
La sfida di oggi è quella di tornare sulle ginocchia, affinché, possiamo tornare a vedere quei segni che accompagnavano la prima chiesa! Dio ci aiuti in questo!
A Dio dia la gloria!
Davide Ravasio | Notiziecristiane.com
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