di ROBERTO BRACCO – Molto può l’orazione del giusto fatta con efficacia. Giacomo 5:16
La vita dei cristiano sarà sempre incompleta e debole, se non sarà costantemente alimentata dalla preghiera. Un servo di Dio ha detto che la preghiera è il respiro dell’ anima: come il nostro organismo vive respirando e senza respirare non potrebbe vivere, così l’anima vive nella preghiera e per la preghiera. Ma la preghiera deve essere però vera preghiera ed è vera preghiera quando si mantiene lontana dagli schemi liturgici che cercano di trasformarla in un vuoto formalismo, o dai quei tentativi di meccanizzazione che finiscono coi renderla sterile ripetizione di frasi stereotipate pronunciate con le labbra, forse pensate con la mente, ma non partecipate con il cuore.
La preghiera deve essere adorazione davanti a Dio, lode ed intercessione e sopratutto deve essere autentico incontro con Dio: elevazione nelle sfere dello Spirito, comunione col Padre nei nome per la mediazione di Gesù Cristo. Uno dei più gloriosi privilegi dei credente è quello di poter accedere ai trono divino, sempre e sempre incontrare Dio nella realtà della Sua presenza; questi incontri sono preghiera. L’apostolo Giacomo, nei passo ricordato, parla di preghiera fatta con efficacia e non tanto per distinguere fra quella che non è preghiera e quella che è preghiera vera, ma piuttosto per ricordare che anche nell’autentico incontro con Dio, come nelle intercessioni sincere, si possono raggiungere i più diversi livelli di perseveranza, di fede, di vigore spirituale.
I cristiani devono irrobustirsi per saper chiedere, cercare e picchiare con una “violenza” crescente, perché dalla misura quantitativa e qualitativa della propria vita di preghiera viene determinata la statura spirituale della propria personalità. Non chiudere mai davanti a te la tua stanza di preghiera perché se è utile trovarsi nell’alto solaio, con i propri fratelli, nelle riunioni di preghiera, è altresì necessario avere un luogo di incontro personale con Dio ove trascorrere ore preziose di conversazione intima, di adorazione sincera e di intercessione piena di calore.
Prega, ma sappi pregare rifiutando ogni comodo surrogato per fare della preghiera combattimento, agonia, vittoria!
da: Chiesadiroma.it
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