Ho recentemente messo in ordine la libreria di casa mia e tra mille scartoffie ho trovato un quaderno risalente a diversi anni fa, e sfogliandolo mi sono capitate tra le mani 4 pagine di “scrittura introspettiva” che non ricordavo nemmeno di aver composto.Tralasciando lo stupore nel leggere quelle righe, che mi ha ricordato quello che ero e il vuoto che avevo prima di conoscere Dio, devo dire che sono rimasta molto colpita da questa frase:
”Ho il brutto vizio di tenermi tutto dentro e a volte non potersi sfogare è davvero un’esperienza terribile. E’ come voler urlare o cantare a squarciagola rendendosi conto che dalla bocca non esce alcun suono.”
Chi di voi ha già provato questa sensazione, sa sicuramente quanto possa essere dolorosa: avere un vulcano dentro e lasciarlo implodere silenziosamente. Purtroppo in questi casi i danni sono grandi, profondi, e gravi.
A volte si preferisce tacere, perché la paura di esporsi è troppo grande…la paura di non essere approvati, di essere giudicati e di non essere considerati all’altezza, sembrano montagne insormontabili e la via più semplice è restare nella valle del silenzio, o come la chiamo io, del mutismo.
Si sta in silenzio fondamentalmente per la paura di un giudizio, per la paura delle persone che ci circondano; ma noi che abbiamo Dio nel cuore dobbiamo ricordare cosa dice la Sua parola, infatti in Proverbi 29:25 è scritto: ”La paura degli uomini costituisce un laccio, ma chi confida nell’Eterno è al sicuro.”
Il laccio è una sorta di cappio al collo, uno “speciale” guinzaglio che ti soffoca e ti impedisce di andare dove vuoi, di fare ciò che vuoi e, in questo specifico caso, di dire ciò che senti.
Avere paura delle persone intorno a noi, dei loro sguardi, dei loro giudizi, e di quello che potrebbero fare, ci impedisce di essere noi stessi e di esporci, ci toglie la libertà, ci fa vivere male e ci frena dal servire il Signore come potremmo.
Quando sei affetto da mutismo, sai chi è il primo ad esserne felice? Il diavolo.
Quando lui riesci a farti stare zitto, ha raggiunto il suo obbiettivo! Il silenzio porta solitudine e incomprensioni, ovvero tutto ciò di cui lui si usa per farci allontanare da Dio. Anche per questo è importante riconoscere di avere questo problema, se lo si ha, e iniziare subito a pregare per risolverlo, parlarne con fratelli fidati, e farsi aiutare anche da loro.
Se cerchiamo di conoscere ogni giorno di più il nostro Dio e la Sua grandezza, scopriremo più in profondità il Suo amore per noi e la Sua potenza, e ci sentiremo più sicuri perché se siamo in Dio, scopriamo di non avere nessuna, e ripeto, nessuna, ragione di temere alcuna cosa.
Nel Salmo 56:11 il salmista scrive: “In Dio confido, non avrò timore. Cosa può farmi l’uomo?”
Infatti, ricordiamolo sempre: Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Appoggiamoci su Dio, fidiamoci di Lui e lasciamoci rassicurare dal Suo amore perfetto. Cibiamoci della Sua parola e impariamo a guardarci con i Suoi occhi, sotto la Sua prospettiva, così da acquisire più sicurezza in noi stessi.
Serviamo il Signore con pieno coraggio e senza timori, se abbiamo un sentimento forte per Dio, diciamolo! Se abbiamo un talento, non nascondiamolo, ma esponiamolo e facciamolo fruttare per Dio! Se abbiamo delle idee, tiriamole fuori, non seppelliamole! Dio ci ha fatti forti e coraggiosi, senza vergognarci né del vangelo né di chi siamo.
Quando Dio entra nella nostra vita, tutto cambia e tutto può cambiare! Questa è la bella notizia! Dio lo ha fatto con me, e lo può fare anche con te…apri il tuo cuore in Sua presenza, permettiGli di amarti come solo Lui sa fare, permettiGli di farsi conoscere meglio da te e a poco a poco il Suo amore ti infonderà sicurezza e ti renderà più forte!
Emanuela Corciulo | giovanicristiani.it
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