A volte mi piace cercare un posto solitario per leggere e pregare, così un sabato mattina di qualche tempo fa, dopo aver preso il mio “tascapane” con la Bibbia e i miei appunti, salgo per la via del bosco. Il sentiero che sale verso la montagna parte da dietro casa mia.
Li si trova la mia panchina preferita, da quell’angolo un po’ nascosto nel bosco si vede il sentiero e chi lo percorre. “Buona lettura” Mi augura qualcuno che si è accorto della mia presenza.
È proprio un posto tranquillo, adatto ad un’oretta di meditazione, così dopo aver letto mi “metto” in preghiera… BENEDICI ANIMA MIA IL SIGNORE E TUTTO CIÒ CHE È IN ME BENEDICA IL SUO SANTO NOME…
Nella tranquillità del bosco percepivo in lontananza i rumori del paese, della città, del mondo… ascoltavo.
Ascoltavo motociclette rumorose, il baccano del treno a tutta velocità. Tu, tu, tutum… tu, tu, tutum… Le grida dei ragazzi arrivare dal campetto da calcio. Il rumore dell’autostrada e persino un’ elicottero-ambulanza che appare rumoroso scavalcando la montagna.
Whow! Che pianeta rumoroso, penso. Poi un’altro pensiero emerge nella mia mente, come una bolla subacquea che dal fondo arriva a galla.
“Pensa” mi dico “Dio il Signore, dal suo trono nei cieli ascolta il suono che arriva dalla terra, il rumore proveniente da quel luogo dove vivono coloro che Lui ha creato. Ascolta il rumore prodotto dagli uomini. Gli elicotteri in confronto a ciò che sente sono poca cosa.
Dio da lassù sente rumore di guerre, le strilla di uno stupro, l’agonia di un cetaceo che muore soffocato per inquinamento, le urla di un omicida, un fiume che inaridisce per la siccità. Ma sente anche l’infamia, la menzogna, l’abbuso sui bambini, la fame. Da un’altro angolo del pianeta ancora guerra, odio, violenza. Povere le orecchie di Dio, mi dico.”Che sofferenza”.
Dio il Signore tende l’orecchio, percepisce nitidamente la malvagità del mondo, la cattiveria, il frastuono del peccato.
Tende ancora l’orecchio verso il mondo, l’udito si affina ancora di più, un suono distinto, lieve, dolce, si differenzia dagli altri. Quasi sommerso dal frastuono eppure nitido e percepibile.
Sorridono gli occhi del Signore, il suo cuore si riempie di gioia, riconosce quel suono, suono che fa la differenza.
Laggiù, in mezzo a quel rumore c’è un’uomo che PREGA!
Francesco Blaganò | notiziecristiane.com
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