Da cinque anni due carrozze di un treno su cui viaggiano pendolari, diventano «chiese» dove si canta, balla, prega e si ascolta un sermone.
Da cinque anni sul treno che quotidianamente trasporta verso Nairobi pendolari provenienti dal sobborgo di Ruiru, a circa 19 miglia a nord della capitale, viaggia una improvvisata e informale comunità di credenti che cantando, ballando, e pregando si preparano ad ascoltare un breve sermone durante il viaggio di un’oretta.
Almeno due carrozze di quel treno si trasformano ogni giorno in «chiese», dove un crescente numero di predicatori condivide una parola biblica di incoraggiamento e di edificazione con i compagni di viaggio che in molti casi non troverebbero altra occasione per pregare o frequentare una chiesa.
Il treno, che raccoglie i passeggeri nei quartieri mediorientali e nelle baraccopoli, e si ferma alla Stazione Centrale della capitale, diventa così un incredibile strumento di evangelizzazione. Sono tante le testimonianze di passeggeri che dicono di essere stati toccati e guariti da Cristo e la sua opera di salvezza.
Circa una decina di pastori si prende cura del «gregge in movimento», composta da disoccupati in cerca di lavoro, impiegati pubblici, commercianti e lavoratori stagionali. I pastori – che svolgono gratuitamente questo particolare ministero – preparano con attenzione le predicazioni che fanno riferimento alle difficoltà affrontate quotidianamente da molti dei passeggeri, che soffrono povertà, stanchezza e stress.
I pastori, nell’intento di raggiungere il maggior numero di pendolari, programmano le loro presenze sul treno in modo da non predicare tutti sullo stesso treno allo stesso tempo. Inoltre, per non incidere ulteriormente sulle condizioni economiche già precarie dei viaggiatori, hanno deciso di non raccogliere offerte a bordo.
Molti pendolari affermano che la partecipazione ai culti durante i viaggi in treno ha avuto effetti positivi non solo sulla loro vita personale ma anche sulle relazioni lavorative.
«Dopo il sermone, sono in grado di perdonare molto più facilmente», ha affermato Julius Dzolo, un impiegato d’ufficio, secondo il quale le predicazioni lo aiutano a far fronte allo stress e ai conflitti.
Dinanzi alla partecipazione entusiasta dei passeggeri ai culti, anche le autorità locali hanno accettato favorevolmente questo nuovo e originale ministero della Parola.