Un mondo che bestemmia (anche calcistico) …sarà dannato per l’eternità!

z6Meno di un mese fa’, durante una partita di calcio dilettantistico in meno di 70 minuti ci sono state 5 bestemmie che anno comportato l’espulsione di 5 giocatori e di conseguenza la perdita a tavolino della squadra, che in quel momento, paradossalmente, era in vantaggio. La partita tra Vermiglio e Ozolo Maddalene (seconda categoria) è durata, quindi, poco meno di 70 minuti. L’Ozolo Maddalene, che fino a quel momento conduceva la gara per 1 a 0, infatti è rimasto con sei giocatori sul terreno di gioco. Troppe bestemmie: cinque espulsi in settanta minuti. Tutti per lo stesso motivo, linguaggio blasfemo. Tra gli esplulsi c’era anche il mister della squadra, che tuona: «Una cosa mai vista in tanti anni di calcio». Naturalmente, noi tutti speriamo che un giorno il mister oltre a dare l’esempio di come si dovrebbe comportare un buon giocatore in campo e fuori campo e trasmetta ai suoi giocatori oltre agli insegnamenti calcistici anche quelli cristiani ricordando ai suoi ragazzi quali sono i rischi che corre chi bestemmia e in questo senso cosa dice la parola di Dio a tal proposito:

E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio (Apocalisse 16:9).

e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere. (Apocalisse 16:11)

E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello. (Apocalisse 16:21)

Nel libro dell’Apocalisse si assiste ad un peggioramento dello stato dell’umanità man mano che i giudizi di Dio si abbattono sul mondo. Chiunque abbia letto, anche solo superficialmente, questo libro si accorge  dell’inseverimento dei giudizi man mano che si procede dai sigilli alle trombe e poi alle coppe (tre serie di 7 giudizi che scandiscono gran parte del libro).

Di pari passo, però, invece di assistere ad un ritorno a Dio in considerazione di ciò che sta accadendo, si osserva un peggioramento anche nel comportamento dell’umanità incredula. Il capitolo 16 da cui sono stati tratti questi versi, ci mostra un umanità sempre più ribelle e sempre più blasfema. Per tre volte nello stesso capitolo dell’Apocalisse è scritto che gli uomini bestemmiarono Dio a causa dei flagelli che stavano capitando loro.

Per ironia della sorte, gli uomini se la prendono  proprio con la persona giusta perché è Lui che li sta giudicando! Ma invece di cogliere l’ultima opportunità per riconoscere il loro stato di peccatori e la giustizia dell’ira di Dio che si sta manifestando nei loro confronti, inveiscono contro di lui! In particolare il verso 11 ribadisce che “non si ravvidero dalle loro opere”.

In Italia fino a qualche anno fa, l’articolo 724 del codice penale sanciva che la bestemmia fosse reato. Negli ultimi anni  la bestemmia è stata depenalizzata ma rimane comunque un illecito per cui è prevista una sanzione amministrativa contro chi  pubblicamente “bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità”.

Eppure, più andiamo avanti e più la bestemmia  dilaga.

Abbiamo conosciuto diverse persone incredule che bestemmiano e se la prendono con Dio quando soffrono o quando qualcosa va male nella loro vita. Non è strano prendersela con qualcuno del quale neghiamo persino l’esistenza?

Ormai sono pochi ad indignarsi di fronte ad una bestemmia. La televisione e il cinema ci hanno abituato ad ascoltarle come se si trattasse di cose normali. Viviamo in un mondo che bestemmia.

E noi credenti cosa facciamo? Restiamo zitti?  Abbiamo ancora il coraggio di dissentire quando ci troviamo di fronte a qualcuno che insulti il nostro Dio? Non è facile farlo perché il risultato è spesso quello di essere derisi.

A volte non avete l’impressione che, mentre il mondo non si fa problemi a bestemmiare, i credenti quasi si vergognino di utilizzare il nome di Gesù durante una conversazione?  Siamo diventati rinunciatari e ci facciamo problemi a dire in maniera franca agli altri che crediamo in Dio e che vogliamo onorare il suo nome.

Il mondo sta procedendo velocemente verso la fine prevista nell’apocalisse e sta andando di male in peggio. Ma in un mondo che bestemmia, se la prende con Dio, e lo farà sempre di più, ci sono ancora tra di noi dei figli di Dio che vogliono onorare e difendere il nome del Signore nei fatti e nelle parole?

Fonte

 

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