Cosa scriverebbe oggi l’apostolo delle genti alle chiese a proposito delle infiltrazioni che si stanno insinuando nella chiesa?
L’introduzione al libro, “Il Tatuaggio, tra storia radici e significato alla luce della Bibbia” E’ cosi che l’autore apre l’argomento in questione , chiarendo che il libro non è concepito e non può essere indirizzato a persone che ancora non hanno fatto una esperienza con il Cristo vivente. Nemmeno per quei cristiani, così detti nominali che non vogliono impegnarsi per un cammino concreto che risponda alla chiamata di Dio.
Come è scritto in Ebrei 5:14 il cibo solido invece è per gli adulti, che per l’esperienza hanno le facoltà esercitate a discernere il bene dal male. Inoltre lo scopo ed è importante, non è colpevolizzare coloro che hanno il corpo tatuato né tanto meno mettere in discussione l’opera salvifica della Grazia nei confronti di chi non condivide il contenuto di questo libro o di chi, convertitosi a Cristo, ha il corpo tatuato ed è consapevole di non poter cambiare una scelta che si pente di aver fatto. Ma pone la questione di come noi cristiani dovremmo affrontare ogni argomento che proviene da usi e modelli del mondo , se non sempre e solamente alla luce della Parola di Dio ed è così che si tratta la questione del tatuaggio. L’argomento nasce da un urgenza: quella di dare risposte a tutti coloro che hanno posto delle domande all’autore in merito al tema che come pastore e guida è parso bene dare risposte con serenità ma soprattutto con onestà spirituale ed intellettuale che nasce da un confronto alla luce dell’unica guida: la Parola di Dio. Lo scopo non è colpevolizzare coloro che hanno il corpo tatuato né tanto meno mettere in discussione l’opera salvifica della Grazia nei confronti di chi non condivide il contenuto di questo libro o di chi, convertitosi a Cristo, ha il corpo tatuato ed è consapevole di non poter cambiare una scelta che si pente di aver fatto. La questione verrà invece trattata adottando il punto di vista che ogni cristiano dovrebbe avere riguardo la propria persona e cioè una vita che deve essere dedicata al servizio di Dio in senso olistico, cioè dell’intero essere.
Il libro si prefigge di dare delle informazioni in primo luogo di carattere storico, antropologico ed infine scritturale. È indiscutibile che la pratica del tatuaggio sia diventata molto comune nella società odierna ma l’aspetto sorprendente è che si è insinuata nel cristianesimo moderno suscitando non poche perplessità, entrando in molte realtà più o meno influenti nell’ambito cristiano pentecostale che considerano la questione talmente marginale da incoraggiarne addirittura la pratica. La domanda allora nasce spontanea: “è cristiano marchiare il proprio corpo con dei simboli o grafici indelebili?” Vediamo cosa dice la Scrittura in merito. In questo breve libro cercheremo di comprendere il significato di questa pratica illustrandone la storia e le radici, per dare delle risposte. Sarà attraverso un confronto con la Parola di Dio che arriveremo a dare queste risposte, cosicché specchiandoci in Essa, saranno la nostra coscienza e la nostra onestà spirituale che ne trarranno le conclusioni.
Edizione MPVM
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Circa l’autore. Nato nel 1967 nella città di Palermo, Giuseppe Mascari dalla sua fanciullezza è cresciuto in ambiente cristiano, frequentando come molti figli di credenti la scuola domenicale e gli incontri di chiesa, tutto questo fino all’età di 11 anni. Le influenze di un certo tipo di ambiente fanno breccia nella vita di questo adolescente che, come tutti, pieno di interrogativi cerca risposte allontanandosi da Dio e dagli insegnamenti ricevuti vivendo in maniera estrema ogni tipo di esperienza e vede altri della sua generazione incontrare la morte.
All’età di 18 anni realizza una forte esperienza di conversione che caratterizzerà la sua vita, un profondo amore e una passione per le Scritture che diverranno nel tempo oggetto di studio e continuo confronto. Trova formazione dottrinale da ministri come il pastore Lirio Porrello, il pastore Mike D’anna e il pastore Beniamino Cascio. Dopo 21 anni di servizio nella chiesa locale a Palermo, nel 2006 viene chiamato dai pastori missionari olandesi del Pieno Vangelo Arend e Jeanne Booy come pastore a tempo pieno nella regione Marche nella città di Tolentino, assieme alla moglie Mary. Sposati da 25 anni hanno tre figli: Jeoshua, Davide e Andrea. Il pastore Giuseppe e Mary servono nella chiesa “Gospel Forum Tolentino “che fa parte della “Gospel Forum Italia” guidata dai ministri Mike ed Elisa. D’anna.
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