Mi chiamo Antonella, ho 30 anni e desidero raccontare di come il Signore mi ha fatto una Sua figliola. Provengo da una famiglia di cattolici, ma il Signore si è fatto conoscere a me in tutta la Sua infinita bontà circa 7 anni fa. Ho trascorso un’infanzia felice nella mia famiglia fino all’età di 12 anni. Ho altre due sorelle, io sono la più piccola e posso ben dire che eravamo una famiglia molto unita, tutti, amici e conoscenti, ci chiamavano la classica “famiglia felice”. Ma purtroppo quella felicità venne meno quando, ai miei 12 anni, i miei genitori decisero di separarsi. Questo fu il risultato di un lungo periodo di terribili litigi fra i miei, a cui purtroppo noi figlie eravamo costrette puntualmente ad assistere impotenti. Cosicché io e le mie sorelle decidemmo di vivere con nostra madre. Nel frattempo però crescevo con un gran vuoto dentro, mi mancava qualcosa: era forse l’assenza di mio padre, la mancanza di felicità… Così i giorni trascorrevano ed io cercavo di vivere il più possibile fuori di casa, divertendomi con gli amici. Ma già da allora posso affermare che il Signore ha avuto pietà di me, perché non tutte le persone che frequentavo, potevo considerarle amici con la “a” maiuscola e così in molte situazioni ho rischiato parecchio, persino la mia stessa incolumità fisica. Ma ringrazio il Signore che in quei momenti Egli mi ha tenuta ferma. Intanto la vita trascorreva con un gran desiderio dentro di me di riavere quella felicità che mi era stata sottratta, finché sono arrivata ai miei 23 anni; già da 5 anni avevo una relazione con un ragazzo e tutto sembrava filare per il meglio. Ma dentro di me avevo sempre quel gran vuoto che niente e nessuno riusciva a colmare. Un bel giorno incontrai dopo molto tempo che ci eravamo persi di vista, dei vecchi amici: la prima cosa che mi balzò agli occhi, era la loro serenità, la loro pace; eh sì, perché anche essi provenivano da situazioni molto difficili, come la droga e la depressione. Ora invece sembravano altre persone. Cominciarono a parlarmi di un Dio vivente, di un Dio misericordioso, che aveva cambiato la loro vita in un attimo. Io ricordo che all’istante fui molto scettica: è vero che non avevo mai messo in dubbio l’esistenza di Dio, ma pensavo che Egli fosse troppo lontano per occuparsi di me e dei miei problemi. Intanto i miei incontri con quegli amici divennero sempre più frequenti; mi parlavano spesso del Signore, di tutte le opere gloriose che Egli aveva compiuto nella loro vita.
Un giorno mi regalarono una Bibbia ed io insieme al mio fidanzato cominciai a leggerla e sentivo che il Signore parlava direttamente al mio cuore. Mi colpirono in particolare alcuni versetti in Matteo 7:7,8 che dicevano “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto, perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa”. Il Signore mi stava invitando e così, infatti, è stato. Di lì a poco tempo questi amici m’invitarono ad andare ad un culto nella loro comunità. Devo dire che la prima cosa che mi spinse ad andare fu la curiosità di assistere a qualcosa di diverso da quello a cui ero stata abituata fino a quel momento. Così accettai l’invito; ricordo che la prima cosa che feci una volta che giunsi in quel luogo, fu quella di guardarmi attorno e vedere come pregava tutta quella gente: rimasi ad occhi aperti ed osservai attentamente ogni cosa… Non vi nascondo che risi anche della maniera per me “strana” con cui quella gente pregava, ma pian piano quel riso scomparve, quando cominciai a sentire le parole di un canto: “Amore grande, profondo e sublime, questo è l’amore del mio Creator… non c’è niente nel mondo che possa eguagliarsi al grande amore del mio Salvator….”. Quelle parole cominciarono a scalfire il mio cuore e rimasero scolpite in esso…Così dal ridere mi ritrovai a piangere, ma era un pianto diverso dal solito, era come se un grande peso stesse andando via dal mio cuore, era il peso dei miei peccati che stavo abbandonando ai piedi del mio Signore e così sentii in un attimo il caloroso perdono di Dio. Quel vuoto che era in me era scomparso e al suo posto sentii interamente la pienezza dell’amore di Dio. Subito dopo chiesi dentro di me al Signore se il cammino di fede che dovevo intraprendere fosse stato questo o quello che fino ad allora mi ero illusa di intraprendere nei Suoi confronti. Ricordo benissimo che il Signore mi rispose attraverso lo Spirito Santo, dicendomi queste testuali parole: “Non avere dubbi , la strada da intraprendere, è proprio questa”! Fui certa così della mia scelta e da quel momento in poi ho fatto del Signore Cristo Gesù il “Padrone della mia vita”.
Ogni giorno sento che Lui è con me, mi accompagna in ogni passo che compio, certa sempre della Sua benignità e della Sua fedeltà. Ringrazio il Signore che subito dopo la mia scelta di fede, anche il mio fidanzato, ha realizzato una bellissima esperienza con Dio, liberandolo da una lunga crisi depressiva, durata ben 3 anni! Lo ha fatto un Suo figliolo, ci siamo insieme battezzati in acqua, in obbedienza alla Parola di Dio e cinque anni fa ci siamo sposati e posso ben dire come Giosuè: “Quanto a me e alla casa mia serviamo il Signore” (Giosuè 24:15).
Che il Signore possa entrare nel cuore di quanti sono alla Sua ricerca: basta poco, lo spazio e il tempo di una semplice preghiera per realizzare a pieno tutto ciò che le parole non riuscirebbero mai ad esprimere e a comunicarlo: il meraviglioso amore di Dio! Quell’amore che è paragonabile ad un fiore che nasce su qualsiasi terreno. Fa sì che quel terreno possa essere il tuo cuore.
Dio vi benedica!
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