Il Natale è arrivato rapidamente. Questa è la stagione delle meraviglie per eccellenza! C’è un’atmosfera di festa nelle strade: decorazioni luminose, alberi scintillanti e vetrine ben addobbate. Abbiamo programmato di incontrarci con i nostri cari e condividere del buon cibo con loro (se sei solo e non hai una famiglia il mio cuore è con te).
Pensaci un attimo… più di duemila anni fa, l’umanità ha ricevuto un dono dal cielo: Gesù. Lui ci è stato donato affinché ognuno di noi potesse meravigliarsi ogni giorno dell’anno! Durante questo particolare periodo dell’anno, desidero riaccendere la meraviglia in te, attraverso Gesù. Il Salvatore del mondo non è sceso dal cielo in una processione trionfale e gloriosa, circondato da una nuvola di angeli e scortato da un esercito di guerrieri celesti. No! È arrivato in silenzio, in tutta umiltà, durante il censimento a Betlemme. Quella notte, nessuna stanza era disponibile. Gesù nacque in una stalla perché le locande erano piene fino a traboccare, come ci riporta Luca nel suo libro.
L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia». (Luca 2:10-12). Gesù, fin dai suoi primi giorni sulla terra, ci insegna l’umiltà giungendo sulla terra sotto forma di un bambino, che come tale è vulnerabile, fasciato e completamente dipendente dai propri genitori. Suscita inoltre la meraviglia dei pastori. Il Salvatore è nato!
Riesci a immaginare Gesù come un bambino, che impara a mangiare, a camminare e mette i dentini? Ammetto che a volte ho difficoltà a immaginare Dio incarnato come un bambino che impara dalla vita. Non è vero?
Ti invito oggi, amico mio, a ricordare con quale umiltà Gesù è venuto a salvare te, me e il mondo intero. Lo adori con me…? “Signore, ti lodo per aver accettato di scendere dal tuo cielo maestoso per assumere una forma come la mia. Umiliandoti in questo modo, ti sei reso accessibile per rivelarmi l’amore del Padre e la Sua grazia. Io, a mia volta, voglio darti tutto l’onore e la gloria che ti è dovuta. Amen“.
Ti incoraggio a rimanere in uno spirito di adorazione verso il Salvatore del mondo.
Buona giornata!
Grazie di esistere
Eric Célérier
https://scoprigesu.it/un-miracolo-ogni-gio/un-dono-straordinario-gesu-%F0%9F%8E%81/
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