Ultimamente i mezzi di comunicazione di massa hanno dato grande risalto a varie forme di demonismo ed addirittura è stato affermato che Torino sia la sede della magia, stregoneria e di varie forme di pratiche spirituali.
Questa constatazione avrebbe spinto l’arcivescovo della città a nominare un certo numero di esorcisti. Inoltre, anche in alcuni ambienti evangelici esteri ci si è posta la domanda se un cristiano possa essere posseduto dal maligno, perché si è manifestato qualche caso di credenti i quali, dopo un periodo sereno di vita spirituale, hanno avuto delle manifestazioni “anomale” anche dal punto di vita etico e morale affermando che vi erano stati costretti dal diavolo. Indubbiamente viviamo in un pericolo particolare della storia del mondo, quando le potenze del male hanno ampia libertà di agire. La nostra società, così tollerante verso tutto, ha ormai perduto ogni senso di pudore e di morale, e il male in tutte le sue forme si introduce in maniera subdola fin dalle radici in tutto quel che è santo, puro, prezioso e giusto. In questo ambiente tanto ostile, anche se non ufficialmente, ma ostinatamente opposto a Dio e alla Sua Parola, il cristiano rigenerato è chiamato a fare quotidianamente le sue scelte e dell’ingiustizia che sta coprendo le nazioni.
NON E’ POSSIBILIE LA COABITAZIONE
La Parola di Dio chiaramente si esprime riguardo alla contemporanea presenza di Dio e del demonio nella vita del cristiano. Il credente è il tempio dello Spirito Santo, ha in sé la presenza di Dio: “Il seme di Dio dimora in Lui” (1 Giovanni 1:28), l’avversario di Dio ed i suoi agenti non possono dimorare in lui. Tanto è vero che Gesù rispondendo a coloro che lo accusavano di cacciare “i demoni per l’aiuto di Belzebub, principe dei demoni” (Matteo 12:24), rispose: “Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere. Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno?” (Matteo 12:25-26). Ogni volta che i demoni si trovavano nella presenza di Gesù dovevano uscire dai posseduti e lasciare definitivamente la presa sull’individuo indemoniato. Quindi è assolutamente impossibile che un cristiano, nato di nuovo o battezzato nello Spirito Santo, sia posseduto dal demonio.
UN CASO PARTICOLARE
Gesù fa soltanto un’eccezione riguardo ad un individuo liberato dal demonio, il quale può essere ancora preda dell’avversario di Dio. Se il suo cuore non è difeso dalla presenza di Cristo il liberatore e Signore, ecco le Parole di Gesù: “Quando lo spirito immondo esce da un uomo, si aggira per luoghi aridi cercando riposo e non lo trova. Allora dice: “Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito”; e quando ci arriva, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione” (Matteo 12:43-45). Però fino a che nella “casa”, nel cuore, dimora Gesù e la presenza dello Spirito Santo, si ha la garanzia che nessuno potrà rapire il credente dalla mano del Signore.
UNA CONFUSIONE DA EVITARE
Indubbiamente, Gesù stesso parla del tentativo dell’avversario di riprendere la preda che gli è stata strappata con forza ed autorità da Cristo, unico e perfetto Liberatore e Salvatore. Infatti, nel passo appena citato Egli dice che lo spirito immondo tenta di ritornare nella casa da dove è uscito e se la trova vuota, spazzata e adorna. “Allora va e prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione”(Matteo 12:45). Questo tentativo di conquistare un nuovo possesso risulta inefficace se la casa (il cuore) non è vuota, ma è abitata da Cristo per la fede. Tuttavia questo nemico può essere favorito da una situazione di crisi spirituale. L’avversario tenta di intimorire il credente e se riesce a creare panico, indubbiamente la sua tattica ha un risultato. Esistono crisi “spirituali” dolorose che però non debbono essere confuse con la “possessione”. In credenti in particolarissimo stato di debolezza fisica e psichica manifestare crisi anche gravi, ma che non vanno mai oltre l’oppressione da parte dell’avversario o, in casi estremi, possono portare “all’ossessione”. Per oppressione si può intendere quel particolare stato mentale che crea una sensazione di ansietà e di turbamento. Per ossessione invece si può intendere sempre a livello mentale, uno stadio ancora più grave che si manifesta con lo smarrimento e che influisce sul comportamento dell’individuo. Ma ambedue i casi descritti non rappresentano assolutamente una forma di possessione. Per meglio spiegare questi due fenomeni si può ricorrere a due esempi: per l’oppressione, il caso di Gesù nel Getsemani:
“cominciò a essere triste e angosciato. Allora disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me” (Matteo 26:37-38).
Un caso di ossessione può essere quello del credente che ritiene di aver commesso il peccato “a morte” e senza remissione e quindi si considera “scaduto dalla grazia”.
L’INTERROGATIVO
Come si spiegano allora quei casi in cui dei cristiani dichiarati manifestano evidenti forme di possessione, come quella dello spirito maligno che parla con altra voce e tono per mezzo di loro, come avviene talvolta ai “medium” nelle sedute spiritiche? Se il cristiano vivendo una vita fedele a Cristo e all’Evangelo evidenzia inaspettatamente tali manifestazioni, dopo che in qualche caso si sia perfino ritenuto che avesse fatto l’esperienza del battesimo nello Spirito Santo, si può giungere ad una sola conclusione, e cioè che il battesimo nello Spirito Santo non era stata un’esperienza genuina e che invece quella persona aveva bisogno di essere sciolto da legami esistenti prima della sua conversione.
LA SOLUZIONE
E’ mai possibile, dirà qualcuno, che vi possa essere tanto facilmente confusione tra una esperienza genuina ed un’altra? “…non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce (2 Corinzi 11:14). Certamente viviamo negli ultimi tempi, quando l’avversario di Dio userà tutti i mezzi per “sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti” (Matteo 24:24); tutto questo, però, non deve intimorire nella ricerca delle esperienze spirituali genuine, perché il Signore ha messo a disposizione di ogni cristiano il “discernimento” e se ognuno richiede a Dio saggezza Egli fa si che i nostri “sensi” spirituali siano “esercitati a discernere il bene e il male” (Ebrei 5:14). La Parola di Dio esorta: “Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio” (1 Giovanni 4:1).
L’INCORAGGIAMENTO
Quanto detto non deve creare però dei problemi a quanti ricercano le benedette promesse divine. Quando si cerca Dio con tutto il cuore non si corre pericolo di sorta: “Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” (Luca 11:13). Dio premia coloro che Lo ricercano e non permette che quanti hanno ricevuto Cristo come personale Salvatore e Signore siano degli sconfitti e dei turbati, ma desidera fare dei Suoi seguaci dei vincitori. Se Cristo dimora in noi per la fede nessuna potenza potrà mai farci del male perché dice Gesù: “Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo”.
Francesco Toppi
Francesco La Manna – notiziecristiane.com
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