UK. Medico pro life vince causa legale per somministrare pillola che interrompe l’aborto

In Gran Bretagna il General Medical Council (GMC) ha abbandonato la causa legale che nel maggio del 2021 aveva intentato contro il dottor Dermot Kearney, medico di estrazione cattolica, che prescriveva pillole per interrompere le procedure dell’aborto (Abortion Pills Reversal).

La APR, infatti, è un servizio non disponibile da parte del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) e il dottor Kearney lo forniva a quelle donne che avevano già preso la prima delle due pillole abortive ma avevano cambiato idea e avevano deciso di tenere il loro bambino.

Kearney, un esperto consulente ospedaliero che fornisce anche cure mediche d’emergenza, era stato bloccato per un massimo di 18 mesi nel maggio 2021 da un Tribunale, a seguito di una denuncia del General Medical Counci. Al divieto era seguita una seconda denuncia, avanzata dal direttore di MSI Reproductive Choices (industria abortista multinazionale con sede a Londra),

L’APR comporta la somministrazione dell’ormone naturale progesterone a una donna incinta che desidera invertire gli effetti della prima pillola abortiva, il mifepristone. Dopo la decisione dei giorni scorsi e quindi il totale reintegro del dottor Kearney, la GMC non l’ha presa bene e ha dichiarato: «Gli esaminatori del caso hanno considerato deboli le informazioni fornite da MSI Reproductive Choices, openDemocracy, Safe Abortion Action Fund UK e il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists e hanno deciso di concludere questo caso senza ulteriori azioni».

Il dottor Kearney è stato sostenuto nella sua azione legale dal Christian Legal Centre (CLC), ma anche dieci donne hanno fornito testimonianze a suo sostegno come parte della difesa legale. Ad oggi, in tutto 32 donne che hanno ricevuto il trattamento APR dal dottor Kearney e dalla sua ostetrica consulente, la dottoressa Eileen Reilly, hanno dato alla luce bambini sani. Il 55% delle madri ha dato alla luce bambini vivi dopo la somministrazione del farmaco, che è più del doppio del tasso di sopravvivenza previsto senza ricevere il trattamento (20-25% secondo uno studio precedentemente pubblicato).

Parlando al Daily Mail, il dottor Kearney ha detto di sentirsi «felice e sollevato. Quando guardo i bambini, quando parlo con le donne e i loro partner, mi vengono le lacrime agli occhi. Nessuna delle donne che ho aiutato si è lamentata con il GMC, e nemmeno le famiglie. Le donne stesse erano tutte molto grate, anche quando purtroppo il trattamento non ha funzionato. Faccio fatica a capire perché alcune persone si oppongono a questo trattamento. Sono stato il bersaglio di una campagna orchestrata dall’industria dell’aborto per impedire ai medici pro-vita come me di offrire il trattamento di inversione della pillola abortiva».

https://www.provitaefamiglia.it/blog/uk-medico-pro-life-vince-causa-legale-per-somministrare-pillola-che-inverte-laborto


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