In un’America nella quale cresce il numero di persone che non si riconoscono in nessuna fede, la maggioranza degli eletti al Congresso è cristiana.
(ve/pew) La quota di statunitensi adulti che si definiscono cristiani è in calo da decenni, ma il Congresso degli Stati Uniti è tanto cristiano oggi quanto lo era nei primi anni Sessanta. È la conclusione cui giunge un’analisi del Pew Research Center. Il 91% dei membri del nuovo Congresso degli Stati Uniti – il 115. -, si definisce cristiano.
Repubblicani e Democratici
Tra i 293 repubblicani eletti per servire nel nuovo Congresso, tutti tranne due si dichiarano cristiani; ci sono due repubblicani ebrei – Lee Zeldin di New York e David Kustoff del Tennessee – che servono nella Camera dei rappresentanti. Anche i democratici nel Congresso sono prevalentemente cristiani (80%), ma tra di loro si registra una maggiore diversità religiosa. I 242 democratici nel Congresso comprendono anche 28 ebrei, tre buddisti, tre indù, due musulmani e un unitariano universalista nonché l’unico membro del Congresso che si dichiara senza affiliazione religiosa, Kyrsten Sinema, dell’Arizona. Inoltre tutti i 10 membri del Congresso che si rifiutano di dichiarare la propria affiliazione religiosa sono democratici.
Come la nazione in generale, anche il Congresso è diventato meno protestante col passare del tempo. La percentuale totale di protestanti nel Congresso è scesa dal 75% del 1961 all’odierno 56%. Nello stesso periodo la quota di cattolici nel Congresso è salita dal 19% al 31%.
Nel nuovo Congresso ben due terzi dei repubblicani (67%) sono protestanti, mentre il 27% è cattolico. La ripartizione tra protestanti e cattolici è più uniforme tra i democratici; il 42% dei membri democratici è protestante e il 37% cattolico.
La percentuale totale di protestanti nel Congresso è scesa
Pluralismo religioso
L’analisi rileva che alcuni gruppi religiosi, inclusi cattolici, protestanti e ebrei, sono maggiormente rappresentati nel Congresso che nella popolazione generale. Gli ebrei, per esempio, costituiscono il 2% della popolazione adulta degli Stati Uniti, ma sono il 6% nel Congresso. Altri gruppi, tra cui buddisti, mormoni, musulmani e cristiani ortodossi, sono rappresentati nel Congresso in proporzione grossomodo uguale alla loro quota nella popolazione statunitense.
In particolare il gruppo più sottorappresentato è quello delle persone senza affiliazione religiosa. Queste persone, note anche come “nones”, non affiliate, rappresentano attualmente il 23% della popolazione, ma appena lo 0,2% del Congresso. (trad. it. G. M. Schmitt)
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