Un’aggressione vandalica contro una chiesa in Turchia viene trasformata in un’occasione per diffondere il messaggio di amore e perdono di Gesù.
I cristiani in una chiesa vandalizzata a Malatya (Turchia) hanno scelto di rispondere a questa forma di persecuzione mostrando pubblicamente una parola di Gesù Cristo stesso.
Lungo il viale Ismet Pasa, nel centro della città di Malatya (380.000 abitanti), i passanti sono attoniti. Non è il vetro rotto della finestra della piccola chiesa turca ad attrarre la loro attenzione, ma il messaggio esposto sulla porzione di vetro rimasta: “Benedite quelli che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano“, firmato: “Gesù Cristo“.
Un’opportunità da cogliere
Dopo aver esaminato il danno causato da un mattone lanciato contro la finestra il 24 novembre poco prima di mezzanotte, i responsabili di questa chiesa di 40 membri hanno deciso di rendere questo messaggio chiaramente visibile. “È un’opportunità per la nostra chiesa di dimostrare la sua fede, rispondendo con amore e perdono. È così che abbiamo messo in pratica le parole di Gesù“, dice il pastore. Grazie alle telecamere di sorveglianza, l’aggressore è stato arrestato il giorno successivo dalla polizia.
Il 18 aprile 2007, Malatya fu teatro della brutale tortura e uccisione di 3 cristiani in una libreria evangelica. Dopo 10 anni di processo, i cinque assassini sono stati condannati a settembre del 2016 a 39 anni di carcere.
Seguire Gesù: un privilegio
La chiesa di Malatya è una delle piccole comunità cristiane sparse in Turchia. Molte città non hanno né chiesa né cristiani. Oggi ci sono quasi 187.000 cristiani turchi e molti vivono la loro fede pagando il prezzo del rifiuto da parte della loro famiglia.
“Poiché il nostro obiettivo è raggiungere apertamente i musulmani turchi con l’amore di Cristo, siamo sotto pressione, calunniati, minacciati e persino maltrattati. Tuttavia, tutti si impegnano a seguire Gesù. È un privilegio. Centinaia di musulmani si sono convertiti a Cristo. Molti di loro servono il Signore in tutta la Turchia“, afferma il pastore Kinran.
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