Ogni volta che viene pubblicato un mio nuovo libro, mi metto a disposizione per offrire una campagna di mailing (il che significa che spedisco i libri aggiungendo una dedica personale). Prego sempre che Dio mi dia le parole giuste e appropriate per la persona che riceverà il mio libro, anche se non la conosco affatto.
Durante l’ultimo invio, avevo in agenda anche “Un miracolo ogni giorno” e ho pensato: “Il mio cuore ha così tanto da dire ma, con così tanti ordini, non riesco a scrivere più di una frase a persona”. E Dio mi ha risposto…: “Non è importante quanto scrivi, è quello che ne fai, che conta! Allo stesso modo, non importa quanto una persona senta da te, è quello che ne farà, che conta”.
Wow. Questo mi ha toccato e allo stesso tempo mi sono detta: “Ah, sembra un sacco di lavoro…” e subito dopo ho pensato di nuovo: “Cosa scrivo nei libri?”
A volte scrivo semplicemente il nome del destinatario e “sei amato oppure sei amata”.
È una frase molto semplice. Forse non l’hai mai sentita prima, o forse l’hai sentita troppo spesso.
“Sei amato” … Posso chiederti cosa senti nel tuo cuore ascoltando queste due parole, amico mio? Ci credi veramente? O lasci che il loro potenziale effetto che potrebbe avere sulla tua vita, sia vanificato, perché permetti ai tuoi dubbi di gridare più forte?
Questo è ciò che Dio intende quando mi ha detto: “Non importa quante parole ascoltino, mi interessa cosa ne faranno e cosa produrrà ogni tua parola”.
Non abbiamo la necessità di sentire Dio, abbiamo la necessità di credere alle sue parole.
Ti senti preso in contropiede, amico mio?
Sei una di quelle persone per le quali le parole di Dio non sono mai sufficienti? Vuoi sentire sempre di più prima di credere? Oppure una di quelle persone che dubitano così tanto che anche il sentire “di più” non cambierebbe nulla?
Prendi oggi stesso una nuova e consapevole decisione a favore della tua fede. Sì: “Non ti appoggiare sul tuo discernimento“. (Proverbi 3:5)
Grazie di esistere!
Déborah
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