di Vance Havner – “Perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati” (Marco 6:50). “I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono” (Giovanni 20:20). I discepoli Lo videro durante una tempesta ma pensarono che fosse un fantasma, non lo riconobbero. Ma nel secondo verso di oggi essi videro il Signore risorto e lo riconobbero dai segni dei chiodi che Egli aveva sulle Sue mani e sui piedi.
Di certo la vista del nostro Signore dovrebbe renderci felici. Ma a volte è come se, ciò che scorgiamo in lontananza, vorremmo non sia Lui. Gesù si avvicina a noi, ma come i discepoli di Emmaus, non riusciamo a riconoscerlo. Ciò che dovrebbe recarci emozione invece ci fa spaventare. In effetti, proprio come sperimentarono i discepoli, Gesù apparve loro, ma essi “pensarono che fosse un fantasma”, però subito Gesù calmò le loro paure, così come racconta Giovanni, mostrando loro i segni della croce.
Noi camminiamo per fede, non per visione, perché oggi non capita spesso di vederLo con i nostri occhi. Ma nel Suo rapporto con noi Egli cammina sui nostri mari in tempesta, viene nelle nostre stanze passando attraverso le porte che abbiamo chiuso. Ahimè, la paura ci fa spesso vedere un fantasma quando invece la fede dovrebbe farci vedere il Salvatore! Ciò che porta la vittoria è invece portatore di paura. Vediamo il Signore e gioiamo!
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