Tribunale permanente dei popoli. La Noce di Palermo aderisce alla sessione sui diritti delle persone migranti e rifugiate

Il centro diaconale valdese insieme al TPP, organismo di opinione e impegno civile per i diritti umani fondato nel 1979 da Lelio Basso, a Palermo dal 18 al 20 dicembre per l’incontro “Le violazioni dei diritti delle persone migranti e rifugiate e la loro impunità”.

Roma, (NEV) 11 dicembre 2017 – Il centro diaconale La Noce di Palermo ha aderito alla sessione del Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) dal titolo “Le violazioni dei diritti delle persone migranti e rifugiate e la loro impunità”, che si terrà a Palermo dal 18 al 20 dicembre 2017.

“È un’iniziativa che vuole suscitare e stimolare una partecipazione attiva di tutti in difesa dei diritti umani. È il segno di una sensibilizzazione già in atto non solo a livello locale, palermitano e regionale, ma anche nazionale ed europeo. Basti vedere l’entità di tutti gli enti che hanno aderito: 93 associazioni in Sicilia e in Italia, 25 copromotori e oltre 100 organizzazioni sostenitrici a livello internazionale” ha dichiarato all’agenzia stampa NEV la direttrice del centro diaconale La Noce, Anna Ponente.

Il TPP ha accolto la richiesta formulata a Barcellona lo scorso luglio da una vasta rete di associazioni e di organizzazioni non governative europee. La prima sessione di Palermo sarà dedicata ai flussi di migranti che attraversano il Mediterraneo, confine meridionale dell’Europa “ridotto a cimitero degli orrori” si legge nella presentazione dell’iniziativa. La seconda sessione si terrà a Parigi il 4 e 5 gennaio 2018 e tratterà delle politiche e frontiere interne dell’Unione europea.

Il TPP, fondato nel 1979 da Lelio Basso, nasce come strumento di riconoscimento, visibilità e presa di parola per quei popoli vittime di violazioni dei diritti fondamentali che la Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli, proclamata ad Algeri nel 1976, aveva indicato come marginalizzati dal diritto internazionale. Il TPP è uno dei più influenti “tribunali d’opinione”, avendo seguito in 44 Sessioni numerosi casi di violazione dei diritti.

 


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