Essere nel pensiero di Dio…
Apocalisse 22:13 Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.
Colui che è inizio e anche fine, che e fine ma anche inizio, un pensiero entro il quale stanno tutte le cose, la creazione completa. Fuori dalla mente di Dio c’è il nulla, anzi! neanche quello.
La TENEBRA! Lo spazio scuro senza limiti della non – esistenza.
Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio”.
Per vincere bisogna raggiungere il traguardo, svincolarsi dalle radici malefiche che ci tengono inchiodati a terra.
La materia, la carne sotto forma di idolatrie pongono il vincolo.
Talvolta capita che cercando il volto di Dio attratti dall’amore, questo assuma altre sembianze, trasformandosi di volta in volta nella nostra confusione a causa di ciò da cui veniamo attratti.
Tradizione, religione, etica, buonismo, filosofia, scienza, successo, possesso … Tutto pare condurci verso quell’amorevole Dio che tanto aneliamo conoscere.
La nostra esistenza pare colma di benedizioni abbondanti, ma conosciamo veramente Dio? la nostra vita sarà vissuta priva di ostacoli secondo il fluire del Suo pensiero?
Per entrare nel pensiero di Dio è indispensabile abolire il confine della mente umana, varcare la soglia del tutto è possibile e questo per andare oltre i limiti.
LA MENTE OCCIDENTALE…
È possibile notare come il modo di pensare “occidentale” si appoggi spesso su parametri completamente speculari, ovvero: “tanto mi da tanto”.
È indispensabile avere una ragione per tutto una spiegazione che metta in pace i nostri perché. Fino a pensare che anche l’origine delle cose abbia un senso (per noi) perfettamente logico.
Raramente accettiamo eventi che escono da questo canone e per fare ciò guardiamo a dei modelli che ci permetto di andare oltre al nostro meccanismo senza incepparsi. La Fede per esempio dà un senso ad una guarigione inspiegabile, ad un miracolo, ad un evento che riteniamo soprannaturale.
Differente dal pensiero “orientale” (questo concetto ovviamente va preso con le pinze) essa cerca perennemente conferme su cui appoggiare il prossimo concetto, il pensiero occidentale ha bisogno di sostanza, pare più “solido”.
Fermo e stabile chiede una logica sistematica.
LA MENTE ORIENTALE
Il pensare “orientale” viceversa, accetta ogni parametro del mondo possibile e impossibile, includendo il fatto che per arrivare dove si vuole arrivare si possa percorrere anche una via impossibile.
Questo pensiero contiene molti concetti in opposti: Essere piccoli per essere grandi, essere poveri per essere ricchi, essere umili per avere gloria, essere ciechi per vedere.
Ciò è perfettamente contenuto negli insegnamenti biblici, ed è una luce di conoscenza che apre il pensiero verso orizzonti altrimenti insondabili… Dare per Avere? morire per vivere?
Il concetto di pensiero occidentale/orientale non è propriamente un concetto geografico, ma deriva (tra l’altro) dall’idea di aprire gli occhi alla luce, e la luce (conoscenza) viene da est (oriente).
Ezechiele 47:1 Egli mi ricondusse all’ingresso della casa; ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato d’oriente; perché la facciata della casa guardava a oriente; le acque uscite di là scendevano dal lato meridionale della casa, a mezzogiorno dell’altare.
Dio chiede a volte di accettare cose apparentemente “impossibili”, questo perché una mente nelle tenebre, (al tramonto/occidente) non comprende…
“Mi ami e mi chiedi un enorme sacrificio di sofferenza? …perché mai?”
Dio al Profeta Ezechiele tolse LA LUCE DEI SUOI OCCHI ” la moglie che tanto amava, ad Osea chiese di sposare una prostituta, (Egli non ama la promiscuità) ad Abramo chiese di sacrificare Isacco.
Forse che Dio, il Signore sia strano? certamente dico io! Egli ha una mente priva di confini logici.
La grande differenza tra questi due emisferi di pensiero, può essere tradotta così:
La mente OCCIDENTALE o sistematica, si affanna a comprendere la vita cercando di sintetizzare spazi enormi per comprenderli. Comprimendo in questo modo l’esistenza, inscatolandola, tentando di possederne alcune verità, cosa per altro “quasi” impossibile e questo solo perché abbiamo detto che nella parte orientale della mente anche questa è una via percorribile.
In modo opposto il pensiero ORIENTALE cerca di sciogliere tutti questi legami, di svincolarsi da radici profonde, dal calcolo delle possibilità che ancorano il pensiero e la vita a terra, alla materia.
Ciò per lasciare fluire il pensiero di Dio attraverso di noi, godendo a pieno delle incalcolabili possibilità che possiede chi È il primo e l’ultimo dei numeri. Vivendo nella meravigliosa Grazia che è il bene supremo per noi, realizzando quelle buone opere già disposte ancora prima della concretizzazione del pensiero divino sotto forma di creazione.
Quindi rivolgendo il nostro pensiero ad oriente verso la luce non ci resta che lasciarci condurre per entrare in quel tempo dove ogni cosa è compiuta.
1Corinzi 13:12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.
Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com
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