Kathmandu – L’anziano è certo di due cose: Egli può camminare di nuovo, ed è Gesù che ha fatto tutto questo. E’ Conosciuto in questa comunità di etnia tibetana solo col nome di “Nonno”, il 71-enne racconta la sua storia con le lacrime agli occhi e con una gioia di vivere rinata. “Gesù, Gesù, Gesù,” il nonno ripete ai cronisti che lo hanno intervistato, tenendo le palme delle mani proprio sotto il naso del suo alterato volto e chinando la testa come se stasse in preghiera. “Ho pregato aGesù, e ora posso camminare.” Questa storia è iniziata circa 10 mesi fa, quando Sonam Lhomi, un tibetano, ha presentato il vecchio ai suoi amici Eliza Ellis e Alexis Frei, studenti volontari in servizio in Nepal. Al momento, il vecchio era costretto a stare letto, paralizzato dal collo in giù a causa di un incidente, causato da una valanga in montagna. Per tre anni, il nonno non riusciva a muovere le braccia o le gambe. Era completamente costretto a rimanere letto, e la degenza richiedeva cure costanti.
Poi Sonam, Ellis e Frei hanno fatto visita all’uomo nella modesta camera della casa dell’uomo che condivide con la moglie. Sono venuti a portare la parola di Dio e a raccontare la vita di Gesù. Mentre evangelizzavano, quando si resero conto della condizione di quell’uomo, le tre donne cominciarono a pregare per lui.
“Ho chiesto loro di pregare per me, e hanno pregato per me molto e con efficacia”, dice il nonno. “Le ragazze mi hanno mostrato come pregare Dio, e poi ho pregato Dio”.
Lentamente, nel corso di un periodo di alcune settimane, il nonno ha cominciato a riguadagnare la sua capacità di muoversi. Prima ha cominciato a muovere le braccia. “Ho continuato a pregare e pregare”, dice il nonno. Poi ha iniziato a muovere le gambe. Infine, non poteva stare in piedi ma dopo alcuni giorni a iniziato a camminare.
“Non avevo soldi, per nessuna medicina e per nessun medico,”. Ma il Nonno esclama: “Gesù mi ha guarito!”
Oggi, il nonno è un seguace di Cristo Gesù. Una volta che ha riacquistato la capacità di camminare, ha cominciato a frequentare la chiesa Lhomi nella sua comunità. Sua moglie va al culto insieme a lui. Anche se lei non è ancora un credente, si siede all’esterno dell’edificio e ascolta la parola di Dio. Il Nonno spera di essere battezzato presto con lo Spirito Santo e col fuoco.
Anche se sono passati tre anni da quando andava in montagna, il nonno spera, anche, che un giorno possa di nuovo ritornare a salire in montagna. Vuole tornare al suo villaggio, che richiede un viaggio in aereo, un giro in jeep e tre giorni di cammino.
“Quando io sono forte, io andrò al mio paese”, dice il nonno. “Voglio testimoniare loro quello che Gesù ha fatto per me.”
Fino ad allora, il nonno può essere trovato per le strade della sua comunità a Kathmandu, a praticare i suoi esercizi di ginnastica ritmica e guidare tutti coloro che vorranno ascoltare, non per la vetta dell’Everest, ma al Dio che lo guarì.
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