FRANK TESTA, ex sacerdote cattolico
La mia prima esperienza con il Signore risale all’età di 17 anni. Fino ad allora avevo sempre avuto un certo timore per le cose di Dio, ma l’unico modo che conoscevo per piacere a Lui era attraverso la messa, servendo come chierichetto.
Durante gli anni turbolenti dell’adolescenza il Signore toccò il mio cuore mentre leggevo la testimonianza di un uomo condannato alla sedia elettrica. Mi resi conto di essere un peccatore bisognoso di perdono e di salvezza e decisi allora di dare la mia vita interamente per servire Dio. L’unico modo che conoscevo per farlo era di diventare un sacerdote nella chiesa Cattolica, così, dopo le scuole superiori entrai in seminario. Dopo quattro anni di studi, l’Arcivescovo mi mandò all’università di teologia in Belgio per altri quattro anni e nel giugno del 1964 fui ordinato ufficialmente sacerdote e tornai negli USA per cominciare il mio servizio in una parrocchia.
Per i prossimi 13 anni feci servizio in diverse parrocchie nelle grandi città del New Jersey, affrontando spesso problemi come razzismo, povertà, droga e alcool. Fui soprannominato “Prete di strada”, perché mi occupavo del recupero degli emarginati e di trovare alloggio per i poveri. Dopo 8 anni di preparazione e oltre 12 anni di servizio come sacerdote mi resi conto del compromesso e della corruzione da parte dei miei collaboratori, coinvolti piuttosto nell’edificare strutture che nel destino eterno delle anime.
In quel periodo di scoraggiamento e di depressione fui invitato in una chiesa Evangelica Pentecostale. Mi presentai a loro nei miei abiti religiosi, e per la prima volta venni in contatto con un’adorazione carica di potenza e una predicazione ripiena di unzione. Dal profondo del mio cuore gridai: “Signore, questo è ciò che ho cercato in tutti questi anni!” In queste riunioni conobbi persone che vivevano ciò che credevano, che conoscevano la Parola di Dio meglio di me, e questo mi fece sentire umiliato e affamato per conoscere di più. Dopo che terminavo la messa correvo alle riunioni di preghiera dei pentecostali e per un anno cercai il Signore in preghiera, con digiuni, per ricevere direzione da Lui.
Diventava sempre più chiaro che non potevo continuare a fare il sacerdote cattolico, perché più studiavo la Parola di Dio, più il Signore apriva i miei occhi su tanti insegnamenti che erano in contraddizione con la Bibbia. In un certo momento il Signore mi mostrò un brano della Scrittura che indicava una chiara direzione per me:
“Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione c’è tra la luce e le tenebre? E quale armonia c’è fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l’infedele? E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: “Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo”. Perciò “uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò, e sarò come un padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente”.
Un pò di tempo dopo aver seguito questa direzione da parte del Signore, mi trovavo ad adorare in una riunione pentecostale, quando una luce mi circondò e lo Spirito di Dio mi fece cadere di faccia per terra e cominciai a parlare in una lingua sconosciuta. Non si trattava di un mero eccesso di emozioni, fui veramente battezzato nello Spirito Santo come lo furono i discepoli nel cap. 2 degli Atti. Dopo un’ora di questa gloriosa esperienza, sentii profondamente in me la voce del Padre che mi diceva: “Tu sei mio figliuolo, ascolta me”. Che parole di conforto! Quale grande gioia riempì il mio cuore che per anni era affamato di gioia e consolazione!
Due mesi dopo bruciai tutti i miei paramenti cattolici e i miei libri, impacchettai ogni cosa nella mia macchina e lasciai il sacerdozio e la chiesa Cattolica con un passo volontario. Anche se ero ignaro di dove andare e cosa fare, mi sentivo libero e avevo la certezza che il Signore era in controllo della mia vita, come è scritto in Giovanni 8:36: “Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi”. Molti della mia famiglia mi rigettarono a causa della mia decisione di lasciare la Chiesa Cattolica, ma io sentivo una pace profonda dentro di me. Ero deciso ad ubbidire a Dio ad ogni costo, e a non amare nessuno più di Lui anche se i primi nemici erano proprio quelli di casa mia.
Continuai a lavorare tra i poveri nella città di Newark spendendo anche molte ore al giorno, per due anni, prostrato davanti a Dio per essere insegnato di nuovo la Scrittura dallo Spirito Santo.
Come sacerdote avevo vissuto la vita di celibato secondo la tradizione cattolica, ma ora ero libero di sposarmi. Io comunque ero così grato a Dio per avermi liberato con la verità, che ero pronto ad entrare nell’eternità da scapolo, se così voleva Dio. Sono contento che Egli aveva altri piani per me. Dal giardino delle donne di Dio, il giardiniere ha colto un fiore molto speciale per me: mia moglie Joan, che è stata una suora Cattolica per venti anni. Ci siamo sposati nel 1980 ed abbiamo servito il Signore insieme fino ad oggi. Per 10 anni abbiamo diretto un ministerio per drogati ed alcolizzati e per 17 anni siamo stati occupati nel ministerio pastorale. Siamo stati sempre attivi nell’evangelizzazione per la strada e nelle prigioni ed ultimamente il Signore ci ha aperto le porte per insegnare nelle missioni all’estero, come in Africa, per raggiungere i popoli non evangelizzati.
La mia preghiera è che questa testimonianza possa essere di incoraggiamento per i cattolici che sono affamati della verità, ai quali lo Spirito di Dio sta rivelando le contraddizioni della religione cattolica, alla luce della Bibbia. La parola di Dio ci esorta ad “uscire di mezzo a loro” per adorare il Padre in Spirito e verità.
JOAN, ex suora
Voglio ringraziare il Signore per la sua grande misericordia e per come mi ha guidato fuori dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. Io sono cresciuta in una famiglia cattolica irlandese e non conoscevo altro modo per servire Dio, se non attraverso la messa e i sacramenti, pregando ai santi. Dopo aver speso gran parte della mia gioventù nella scuola cattolica, decisi di entrare nel convento di Nuoburgh (NY) nel 1955. Chiesi perdono a Dio di tutti i miei peccati e onestamente espressi il desiderio di servirlo per tutta la vita.
I miei primi anni spesi in questo convento dominicano erano molto felici, vivendo in comunità con altre suore, insegnando ai bambini e studiando. Il culmine della mia esperienza comunque la ebbi mentre mi trovavo in missione a Porto Rico dal 1970 al 1973. Ebbi modo di frequentare una riunione di preghiera di carismatici e qualcuno dei presenti pregò per me. Da quella sera in poi sperimentai un cambiamento meraviglioso nella mia vita. I miei occhi si aprirono alla parola di Dio e il mio cuore sperimentò il Suo amore per me. Fino ad allora ero stata sempre molto timorosa di non poter espiare il mio passato e di non essere mai degna del cielo, ma dopo questo tocco d’amore divenni assetata di Dio e volevo conoscerlo meglio.
Ritornando negli Stati Uniti nell’estate del ’73, entrai in una casa di preghiera dove altre suore come me cercavano il Signore nella Sua Parola. Questo mi fece ancora più assetata della sua Parola e cercai un permesso speciale per essere esonerata dall’insegnare e approfondire gli studi. Dopo questo periodo ero convinta del bisogno di cercare la Sua presenza e condividere la Bibbia con altri.
La comunità a cui appartenevo mi concesse di trasferirmi nel ’75 a Newark, New Jersey, per fare questo. Mi misi a bussare alle porte delle case con lo zelo di far conoscere a tutti ciò che il Signore mi aveva insegnato, e fu allora che incontrai Frank, che era assistente pastore. Io lavoravo tra i poveri nelle strade, giovani e vecchi, bianchi e neri, portando loro il conforto della Parola di Dio nel miglior modo che potevo. Fu poco dopo questo incontro con Frank che egli decise di lasciare la religione Cattolica e questa decisione scioccò tutti nell’ambiente cattolico. Dopo un anno e mezzo di preghiere e di aiuto da parte di sante donne di Dio, che il Signore stesso metteva sul mio cammino, decisi anch’io di lasciare la Chiesa Cattolica. Dopo 22 anni nel convento, non sapevo proprio cosa fare o dove andare, era una decisione radicale per me. Grazie a Dio, la verità dell’epistola agli Ebrei cap. 9 e 10, nella quale sta scritto che Cristo morì una volta per tutte, per cui il suo sacrificio non poteva essere ripetuto, ruppe il legame che la messa aveva su di me come cattolica.
Fu specialmente l’esperienza con la chiesa Pentecostale di Newark che mi incoraggiò a riconoscere i veri adoratori che Dio cerca: quelli che lo adorano in Spirito e verità (Giov. 4:23-24).
Naturalmente la mia decisione di lasciare la religione cattolica ebbe un impatto sulla mia famiglia. Mio padre pianse alla notizia, e lo spirito di condanna, che è forte nella religione cattolica, cercò di scoraggiarmi, ma il Signore mi sostenne e le sorelle mi incoraggiarono a cercare la guida dello Spirito per la mia vita. Mentre continuavo a studiare la Parola sentii la certezza che la mia vita era nelle mani del Signore, e lo stesso Signore che io mi sforzavo di servire nel convento mi istruiva ad “uscire di mezzo a loro”, guidandomi passo passo nella sua verità. Un anno e mezzo dopo Dio mi guidò al matrimonio con Frank, che aveva lasciato la Chiesa Cattolica tre anni prima di me. Insieme abbiamo visto la mano potente di Dio all’opera, e il nostro peso è quello di vedere altri entrare nella libertà dei figliuoli di Dio, liberati dalle tradizioni umane per godere della salvezza per fede in Cristo. A Lui solo sia la gloria!
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