Tempesta e Fede

BeFunky_chicco_senape.jpgLuca 8:23 | Mentre navigavano, egli si addormentò; e si abbatté sul lago un turbine di vento, tanto che la barca si riempiva d’acqua, ed essi erano in pericolo. 24 I discepoli, avvicinatisi, lo svegliarono, dicendo: «Maestro, Maestro, noi periamo!» Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti, che si calmarono, e si fece bonaccia. 25 Poi disse loro: «Dov’è la vostra fede?» Ma essi, impauriti e meravigliati, dicevano l’uno all’altro: «Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all’acqua, e gli ubbidiscono?»

La storia odierna è lo specchio di ciò che sta avvenendo in molte case, fiere tempeste stanno facendo tremare la vita di molti, malattie, privazioni economiche, incertezze lavorative e tant’altro, come grosse onde stanno minacciando gli uomini privandoli di ogni sicurezza e speranza per il futuro.

Gli uomini sulla barca erano abili pescatori ma la loro esperienza non riesce a salvarli, ci sono momenti dove tutto ciò che conosci e che sai fare non serve a niente, la tempesta è grande, e anche se attorno a te ci sono persone abili nessuno riesce a fare niente per te, anzi ognuno è in pericolo e nessuno può aiutare l’altro.

Quando non ti resta che credere, nel momento in cui solo un miracolo ti può aiutare, guardi nella tua barca, attingi a ciò che sai del Signore metti i tuoi occhi su di Lui e rimani deluso, tu lo guardi mentre il terrore ti paralizza e vedi che Egli sta dormendo, è presente ma la situazione è terribile, tutto si agita ma Lui dorme.

Tanti fanno questa esperienza che gli procura ansia e panico, vivono con una certa fede sperimentano in qualche modo la Sua presenza ma non riescono a credere che il Signore può cambiare la loro condizione, sembra che Gesù non ha la percezione del pericolo che essi corrono e soprattutto non è ”tempestivo nella tempesta”,  capita anche a te?

La storia dei vangeli è piena di persone che hanno fatto questa esperienza, Marta e Maria mandarono a dire a Gesù di fare presto perché il loro fratello Lazzaro stava per morire, Iairo guardava preoccupato il Signore che si fermava a guarire i malati mentre sua figlia stava morendo, quando sembra che il Signore sta dormendo e che la tua vita gli è nascosta ascolta ciò che la Bibbia dice:

Giob 35:14 e tu, quando dici che non lo scorgi, la tua causa gli sta davanti; sappilo aspettare!

Saper aspettare Dio è una disciplina spirituale possibile solo per mezzo di due componenti: la prima è la conoscenza di Lui, del Suo amore e del Suo potere, chi lo conosce sa che Egli è un Padre buono che non lo lascerà morire nella tempesta e sa anche che Egli ha il potere su ogni tempesta, la seconda cosa è la fede, quella certezza che Egli opererà anche se sembra che sta dormendo.

I discepoli gridano: stiamo morendo come puoi dormire, sembra che lo stanno sgridando come fanno gli idolatri davanti alle loro statue mute, ma alle quali attribuiscono poteri esoterici, quando queste non fanno il miracolo in tempi rapidi, queste grida non sono preghiere sono urla di terrore, sono dichiarazioni di disperazione e se il tutto dovesse avvenire per mezzo di una logica teologica questi dovevano affondare, ma il Signore li amava come ama te e decide di intervenire a loro favore.

Una domanda però il Signore la deve fare: Dov’è la vostra fede?» Non avete superato il test, come era possibile affogare con Me nella vostra barca?

Quando tutto fu calmato dal potere di Dio, la paura della tempesta fu sostituito da una strana paura reverenziale e guardandosi negli occhi si chiedevano chi è Costui che ha tutto il potere?

La tua tempesta ti porterà in una maggiore rivelazione di Colui che ti ha salvato, abbi fede e vedrai le minacciose onde trasformarsi in acque tranquille e i forti venti inginocchiarsi davanti al Signore e diventare una dolce brezza e tu darai gloria al tuo Signore, dirai: questi è il mio Salvatore, il mio Re, il mio Onnipotente Gesù!

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Tino Di Domenico | Notiziecristiane.com

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