Le aziende di rifiuti della Scandinavia a “caccia” di spazzatura dalle discariche italiane. Motivo: nel Nord Europa la differenziata funziona bene e non ci sono più sacchetti per alimentare gli inceneritori. La questione rifiuti in Sud Italia (Palermo-Napoli) và abbastanza male, il che potrebbe garantire a queste aziende, certamente, una fornitura di rifiuti a vita!“I rifiuti dell’Italia? Dateli a noi, li utilizziamo per i termovalorizzatori e ci scaldiamo le case”. Proprio così: le aziende proprietarie di inceneritori in Svezia e Norvegia vanno a caccia del cosiddetto “tal quale” , il rifiuto secco tritovagliato nei cdr che alimenta i termovalorizzatori che riscaldano le case di Oslo e Stoccolma. Il motivo di questa spasmodica ricerca è uno solo: nel Nord Europa il tasso di raccolta differenziata è così alto da rendere scarsissimo il reperimento di questo tipo di rifiuto.
Già è accaduto nei mesi scorsi che durante le crisi rifiuti al Sud Italia in particolare in Campania, emissari delle aziende proprietarie degli impianti di incenerimento si facessero vivi con le società municipali di raccolta rifiuti: il problema è il trasferimento del pattume nel Nord Europa, vincolato da numerose normative e dispendioso in termini di trasporto.
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