Ammettiamolo… tutti noi abbiamo collezionato nel passato – recente o remoto – insuccessi e fallimenti nell’area della evangelizzazione personale, non è vero? Alcuni cercano di mostrare solo i propri successi in questo ambito, ma anch’essi (anche se non lo ammetteranno apertamente!) ricordano certamente il disagio e il malessere causato dai ‘fiaschi’, o dall’incapacità di parlare di Gesù agli altri proprio quando si era creata un’occasione per farlo.
Voglio raccontarvi la storia di un mio evidente fallimento in quest’area che, tuttavia, ha prodotto uno sviluppo inaspettato. L’immagine che vedete a fianco è un articolo di giornale apparso sul SECOLO XIX di Genova nel 1982. Calogero, il ragazzo che vedete nelle due foto, era il mio compagno di banco durante un corso professionale presso la Scuola Edile Genovese che in quel tempo frequentavo parallelamente ai miei studi superiori. Benché Calogero e io non ci conoscessimo da molto tempo era comunque nata tra noi una buona amicizia. Mi ero convertito a Cristo più o meno in quel periodo e sapevo che avrei dovuto parlargli di Gesù….e volevo veramente farlo! Aspettavo soltanto l’occasione favorevole….che, però, non arrivava mai! Del resto non volevo bruciarmi questa opportunità a causa di un momento poco ‘propizio’. Un giorno Calogero non venne a scuola a seguito di un provvedimento disciplinare. Il giorno seguente un insegnante entrò in classe con questo articolo di giornale. Calogero era morto a causa di una overdose da eroina! Questa notizia fu per me come un pugno nello stomaco. Ricordo di aver vissuto in me un vortice di emozioni e tristezze. Confesso di essermi sentito parecchio male interiormente. Per diverse settimane non sono riuscito a scrollarmi di dosso il profondo senso di colpa che mi accompagnava. Il pensiero del destino eterno di Calogero non mi lasciava in pace. Qualcuno dei lettori, forse, può comprendere ciò che ho vissuto in quel periodo, vero?
Dopo un po’ di tempo, però, il senso di fallimento che provavo si trasformò – per la grazia di Dio – in un vero pentimento! Caro lettore, voglio dirti una cosa importante… non permettere mai al senso di colpa di schiacciarti, ma portalo al più presto davanti a Dio, perché Lui non vede l’ora di trasformarlo in un vero pentimento. Ora, io non so se rivedrò Calogero in Cielo e non so neanche se lui avrebbe accettato Cristo qualora io fossi riuscito a parlargliene; ma so che Gesù Cristo è morto ed ha già pagato anche per questa mia evidente mancanza e peccato di omissione!
So anche che il Signore – in qualche modo – ha usato anche questa situazione (e anche altre che descriverò probabilmente nei prossimi notiziari) per rendermi negli anni successivi molto sensibile verso coloro che hanno problemi di dipendenze. Successivamente, infatti, il Signore mi ha usato – e tuttora lo sta facendo – per lavorare con le persone dipendenti da sostanze e comportamenti e anche per fondare la missione ‘VeriAmici Teen Challenge’ a Genova e successivamente anche altrove.
Tutto questo ha portato a Cristo – e alla completa liberazione dalle varie dipendenze – decine e decine di individui. Queste persone sono state completamente trasformate dalla potenza di Dio e alcune di loro sono attualmente missionari in Italia e all’estero. La forza trainante di tutto ciò, però, non è stato il mio senso di colpa ma la grazia di Dio!
Ho voluto raccontare questa mia esperienza per aiutarti a comprendere come affrontare le tue sconfitte, fallimenti o peccati nel passato. Non permettere al peso di questi insuccessi di schiacciarti, ma portali a Dio. Per fare ciò comincia a parlagliene apertamente. Allora Lui comincerà ad aiutarti per non rimanere bloccato dal senso di colpa. Dio è in grado di rielaborare le nostre esperienze negative (subìte o create da noi stessi) e riciclarle per portarci a imparare delle lezioni importanti che ci aiuteranno ad avanzare nel Suo proposito per noi. Lezioni che ci aiuteranno a camminare con più convinzione verso la meta che Lui desidera farci raggiungere. Geremia 29:11 Io, il Signore, ho fatto progetti precisi su di voi. Lo dico io, il Signore: sono progetti di benessere, non di sventure perché voglio darvi un futuro pieno di speranza. In 1Giovanni 1:9 leggiamo inoltre che… se confessiamo a Dio i nostri peccati, egli è così fedele e giusto che ci perdonerà e ci purificherà da ogni colpa.
C’è una grande potenza nel vero pentimento e nel perdono di Dio; non te lo negare da solo. NON TE LO NEGARE DA SOLO!!
Nei prossimi numeri di questo giornalino, Dio volendo, ti racconterò altri esempi tratti dalla mia vita dove questo principio si è realizzato e dove anche attraverso una sconfitta – sinceramente confessata a Dio – Lui può manifestare la Sua gloria. Quindi, impara la lezione ma poi vai avanti nella direzione che Dio ti mostrerà.
Perché proprio ora non ti fermi un attimo per parlare con Dio delle tue sconfitte e limiti chiedendogli di aiutarti a rielaborarli e ‘riciclarli’ per la Sua Gloria e per il bene degli altri?
Arrivederci al prossimo articolo!
Daniele Marzano | dell’Associazione cristiana di volontariato VeriAmici onlus
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