Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Kyiv si prepara a una nuova offensiva contro i russi, si stanno organizzando nuove brigate e unità e il presidente Volodymyr Zelensky chiede più armi agli alleati. Il segretario della Nato Stoltenberg, in Ucraina giovedì scorso e ora a Ramstein, in Germania, dove è in corso l’incontro dei 54 paesi che sostengono Kyiv per coordinare gli sforzi al fine di fornire aiuti militari, ha detto che bisogna continuare a parlare dell’invio di aerei da parte degli alleati e ha aggiunto che si sta discutendo delle capacità, dei sistemi e delle forniture di cui gli ucraini hanno bisogno per riprendere altri territori. L’Occidente ha consegnato all’Ucraina più di 230 carri armati e 1.550 veicoli corazzati in pochi mesi, ha riferito il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, aggiungendo che gli ucraini hanno anche ricevuto altre attrezzature e munizioni per supportare oltre nove nuove brigate corazzate. “L’Ucraina ha bisogno di munizioni e ha bisogno della nostra protezione – ha spiegato – soprattutto per difendere le sue infrastrutture”.
Per la Nato l’Ucraina deve affermarsi come nazione sovrana
Parlando con la stampa Stoltenberg ha detto che il presidente ucraino sarà al vertice dei leader Nato di Vilnius, a luglio, che tutti i membri dell’Alleanza sono d’accordo sull’adesione dell’Ucraina e che il suo posto è nella Nato ma che adesso non è il momento di parlarne, perché prima bisogna assicurare la sopravvivenza dello Stato ucraino e dunque adesso occorre concentrarsi sulla logistica della guerra. “La cosa più importante ora è che l’Ucraina vinca – ha sottolineato – perché se l’Ucraina non si afferma come nazione sovrana e indipendente in Europa, allora non ha senso discutere di adesione”. Le dichiarazioni della Nato sulla possibile adesione dell’Ucraina all’Alleanza sono miopi e pericolose, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “La Nato è decisa a sconfiggere la Russia in Ucraina e per motivare Kyiv promette che il Paese potrà essere accolto nell’Alleanza dopo la fine del conflitto” ha detto, specificando che questo potrebbe portare al collasso totale del sistema di sicurezza europeo.
Nuovi attacchi su Kyiv
Intanto Kyiv ha subito un altro attacco aereo da parte dei russi ma ha abbattuto 8 droni nemici, mentre nell’area meridionale del Donetsk forze russe hanno impedito agli ucraini di svolgere una missione di ricognizione di combattimento, facendo perdere all’avversario cinque soldati. A Bakhmut prosegue, inoltre, l’avanzata delle truppe russe e vicino alla città di Ugledar è stata distrutta una roccaforte ucraina. In Russia, invece è salito a tre il bilancio dei feriti per la bomba sganciata accidentalmente sulla città di Belgorod da un cacciabombardiere di Mosca. L’ordigno ha causato un cratere largo 20 metri e ha danneggiato gravemente quattro appartamenti.
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