STELLE DI AGOSTO: DESIDERI O FEDE?

Gen. 15: 1 Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6 Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia.

Abramo sta vivendo una specie di crisi, pensieri negativi attraversano la sua mente accompagnandolo in una specie di rassegnazione a causa della mancata realizzazione della promessa di un figlio.

Sta guardando nel suo servo Eliezer il suo erede, il padre della fede è in una crisi di fede, a questo si aggiunge la delusione di Lot che non ha fatto stima neanche della liberazione ed è ritornato a Sodoma e la paura di qualche vendetta da parte dei re che aveva sconfitto.

È nella notte che questi pensieri stanno bersagliando Abramo, fuori c’è un meraviglioso cielo stellato ma il patriarca stanco è trattenuto nei sintomi della depressione, solitudine e sfiducia ma Colui che ha iniziato in lui una meravigliosa opera non lo lascia nelle catene mentali e si mostra in visione con parole straordinarie.

Siano anche per te queste parole la medicina di cui hai bisogno per ritornare a sperare nelle promesse che hai ricevuto, per ritornare a credere.

Dio ti dice come prima cosa “non temere” e non è un fatto scontato ma un miracolo che ti libera dalla paura ed è l’invito ad una scelta di fede, se crederai nella negatività avrai paura ma se confidi in Lui non avrai timore, tutti sono credenti in qualcosa, chi nel bene e chi nel male, sappi credere.

La seconda cosa che dice è non temere vendette, Io sono il tuo scudo, ti difenderò.

Possiamo essere tormentati dalle conseguenze delle nostre azioni e il nemico è abile a procurarci paure specifiche, farci vivere come se ad un momento all’altro saremo colpiti da qualche guaio, ma il Signore ti dice oggi: non vivere sotto questa nube nera, nessun’arma fabbricata contro di te ti ucciderà perché ti ho scelto, sono il tuo scudo.

Per quanto riguarda il tuo futuro, il Signore ti rinnova quello che già sai, spesso siamo attenti a una nuova parola ma oggi devi ricordare ciò che Dio ti ha promesso nel passato, perché le Sue parole non sono vecchie o nuove ma sono eterne.

Abramo come puoi rimanere chiuso in una tenda con un cielo così meraviglioso, Dio ammaestrò il suo figlio con un fatto naturale, spesso Egli parla in questo modo fai attenzione, questa visione si trasforma in azioni divine paterne e potenti.

Il Padre mette il suo braccio sulle spalle del suo figlio e lo conduce fuori dalla tenda, poi dolcemente con la sua mano gli alza il mento e gli dice: guarda quante stelle, le puoi contare?

Il Signore vuole condurre anche te fuori dalla tenda, simbolo di fragile e passeggera dimora, di debolezza del pensiero umano e dei suoi incerti calcoli, anche a te Egli dice di non ridimensionare la tua vita, di non rimanere intrappolato nelle circostanze ma a camminare sulla Sua Parola.

Esci dalla tenda, guarda le stelle e ammira il loro splendore ma sappi che dentro di te c’è più luce che in loro, risplendi!

Tino Di Domenico


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