Varie aggressioni alla Chiesa delle Assemblee di Dio del distretto di Matara. Minacce di morte, Bibbie strappate, manifestazioni con folle che circondano la chiesa per far smettere incontri e culti, tutto ciò fomentato e guidato da monaci buddisti
La Chiesa delle Assemblee di Dio nel distretto di Matara (Sri Lanka) vive nella paura. Oltre a numerose minacce da parte dei monaci buddisti locali, quest’anno ha già subito più di un’aggressione. Il 23 aprile di quest’anno, 30 monaci buddisti assieme ad alcuni cittadini della zona avevano circondato la chiesa, inveendo contro i credenti riuniti, strappando le Bibbie dalle mani di alcune sorelle e minacciando di morte i presenti oltre che di distruggere la chiesa se non fossero finiti i culti settimanali.
Un mese dopo, il giorno 18 maggio, una folla di addirittura 1500/2000 persone, guidata da 30/40 monaci buddisti, ha dato vita a una grossa manifestazione: i negozi sono stati chiusi e bandiere nere sono state esposte nella cittadina. Ancora una volta sono arrivate le minacce di distruzione alla chiesa delle Assemblee di Dio di Devinuwara (nome della cittadina), dirette anche alla persona del pastore. La protesta era ben organizzata e fatta col nullaosta della polizia locale. Video della manifestazione e delle minacce sono stati postati persino su Facebook, affinché potessero avere un maggiore impatto.
Poi giorni dopo, la chiesa si è riunita comunque per il culto domenicale: alcune donne hanno fatto irruzione interrompendo il servizio e gridando offese e oscenità contro i presenti, oltre che minacciando di morte i responsabili della chiesa.
Lo Sri Lanka occupa la posizione 45 della nostra WWList a causa proprio di un nazionalismo religioso crescente sospinto dal lato più oscuro del radicalismo buddista.
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