E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano. Amen (Marco 16:17-20)
Il mio nome è Viren, i miei genitori erano di religione induista e pregavano tanti dei, tutti quelli conosciuti e non, di conseguenza anch’io sono nato e cresciuto con questa fede sbagliata e distorta. Fin da piccolo mi hanno insegnato ad accendere candele e a invocare questi dei, che con il tempo mi accorsi che sono sordi, muti e impotenti. Da oltre trent’anni vivo in Italia; due anni fa a causa di una malattia cominciai a cercare Dio, quello vero, il Creatore di tutto ciò che esiste, e lo trovai.
Tutto è incominciato quando un giorno svenni e mi risvegliai dopo alcune ore, questo fenomeno, si ripresentò più volte e spesso durante i week end.
Per questo motivo decisi di vedere un medico che dopo aver fatto su di me alcuni accertamenti mi riscontrò un grosso soffio al cuore e mi spiegò che svenivo per questo motivo, poi aggiunse che era così grave la mia situazione che potevo anche “restarci secco”, cioè potevo morire se l’arresto fosse durato troppo a lungo.
Da quel giorno pensai di essere veramente maledetto non solo soffrivo da trent’anni di diabete, e puntualmente dovevo iniettarmi l’insulina, adesso anche questa nuova malattia. La mia vita era distrutta e pensavo: “perché sono nato? per soffrire?!” Alcuni anni prima i miei figli Vichi e Vishan avevano conosciuto il pastore della comunità pentecostale della chiesa di Dio in Italia, e mi dissero che Dio mi poteva aiutare e che Gesù era morto per me, così quando seppero che stavo molto male mi parlarono del pastore e di come li aveva aiutato anni prima.
Così ci andammo. Entrammo in un grande locale con un’insegna dove vi era scritto “Vivere Cristo” e un’altra molto più grande dov’era scritto ogni cosa è possibile a chi crede, era scritto in Italiano ed in Inglese.
Finalmente uscì un uomo dall’ufficio. Era lui, il pastore Orazio Motta, lo chiamavano Pastore, ci fece entrare nel suo ufficio, eravamo: io, mia moglie e mio figlio Vichi. Il pastore Motta ci sorrise e ci disse che era felice di conoscerci, ci cominciò a trattare come se fossimo amici dasempre, la sua umiltà mi toccò e anche il fatto che lui non vedeva un mauriziano, ma un essere umano, dopo venti-venticinque minuti di dialogo pregò per me e non appena appoggiò la sua mano sulla mia testa sentii una presenza benevola che mi trapassò tutto il corpo, poi sentii tanto amore. Quando finii di pregare mi chiese se poteva venire a fare pulizia degli idoli che avevo a casa cosi prendemmo un appuntamento e dopo qualche giorno venne e buttò tutti gli idoli e l’incenso, liberò la casa, la mia mente, la mia anima e il mio corpo. Da quel giorno non svenni più cominciai a dormire perfettamente e a non avere più mal di testa.
La domenica seguente con mia moglie mi recai in chiesa: fu meraviglioso, i canti, le preghiere, la predicazione, tutto riempì il mio cuore così all’appello della salvezza sia io che mia moglie Sabita accettammo Gesù come nostro Salvatore e Signore.
Dopo qualche tempo tornai dal medico dicendo che non svenivo più e che stavo bene perché Gesù mi aveva guarito, lui mi guardò in modo strano e poi mi prenotò tutti gli esami. Dopo qualche mese mi richiamò dicendomi che “il buco al cuore” non c’era più, non soffrivo più del soffio al cuore!
gloria a Dio! Dio aveva operato completamente nella mia vita, nello spirito, nell’anima e nel corpo, finalmente ero davvero felice avevo gioia di vivere, avevo conosciuto il vero Dio, il creatore del cielo e della terra. Anche chi mi conosceva vedette la differenza e la trasformazione nella mia vita. Dopo tre mesi dovetti andare nel mio paese per affari di famiglia e con la premura dimenticai l’insulina a casa, ma con mia sorpresa non entrai nel panico ma, mi ricordai gli insegnamenti del Pastore Motta Orazio su come si riceve la guarigione, così non mi preoccupai ma misi tutto nelle mani di Dio e affrontai quelle settimane senza insulina e non ne risentii minimamente. Poi quando tornai in Italia decisi di non prendere più l’insulina, compresi che Gesù Cristo mi aveva guarito. Sì, proprio quando il Pastore Orazio pregò per me Dio mi guarì completamente anche dal diabete e io non lo sapevo. Ci è voluto il viaggio per scoprirlo, gloria a Dio! Così per essere sicuro ho fatto gli esami per il diabete e neanche la dottoressa ci credeva, e mi prescrisse una serie di esami più profondi perché diceva che dal diabete non si guarisce, ma io aggiungo: umanamente è vero che non si guarisce, ma per Dio ogni cosa è possibile ed anche per coloro che credono in Lui. La fede smuove le montagne! Ho i documenti medici che dimostrano la mia guarigione sia quella del cuore che quella del diabete, così quando qualcuno non ci crede io gliele faccio vedere. Per concludere adesso sono un uomo nuovo, non fumo più, non soffro più di cuore e neanche di diabete. Sono felice e conosco il Signore Gesù Cristo.
Viren da Borgonovo (PC).
Questa e altre testimonianze non sono altro che l’adempimento di Marco 16:17-20; la scrittura non esagera mai, ma rivela la volontà di Dio per l’uomo. L’assenza di segni e miracoli o di guarigione per alcuni è la negazione da parte di Dio, ma in realtà non è cosi! La scrittura afferma che Dio non può mentire, Tito 1:2. Dunque dato che lo Spirito Santo ha ispirato Marco 16:17-20 come il resto della Bibbia, siamo chiamati a prestargli fede e solo attraverso la fede i credenti possono realizzare le promesse di Dio. D’altronde anche la salvezza si riceve per fede Efesini 2:8; i discepoli l’annunziano e le persone l’accettano per fede e poi la realizzano, cosi avviene per la guarigione o per il miracolo, bisogna prima crederci e poi lo realizzeremo.
Quando noi preghiamo ci stiamo rivolgendo a Dio che è il nostro Padre celeste dunque nostro parente, colui che ci ha generati Giacomo 1:18, Egli ci ha generati di sua volontà mediante la parola di verità, affinché siamo in un certo modo le primizie delle sue creature.
Questa parola dal greco ἀποκυέω (apokueô) da ἀπό (apò) e la radice di κῦμα (kuma) letteralmente significa: portare avanti, dall’utero, generare (un figlio), produrre. Numero Strong: G616. Dunque quando chiediamo dobbiamo aspettarci di ricevere perché non stiamo chiedendo ad un estraneo ma a nostro papà e stiamo chiedendo qualcosa che Lui ci vuole dare, in pratica stiamo chiedendo qualcosa secondo la Sua volontà, a tal riguardo l’apostolo Giovanni ha da dirci
qualcosa: questa è la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 1Giovanni 5:14.
Non ci sono dubbi, il fatto di essere figli e di chiedere ciò che è nella sua volontà ci garantisce una sicura risposta e adempimento.
L’evangelizzazione è in piena volontà da parte di Dio, Gesù Cristo in persona comandò il grande mandato e promise di sostenerli tutti i giorni fino alla fine del mondo con la Sua presenza e con i segni che l’accompagnano infatti leggiamo che il Signore Gesù confermava la parola con i segni che l’accompagnavano, anche l’autore della lettera agli Ebrei ci dice qualcosa al riguardo: Ebrei 2:3-4; come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande
salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà. Questi passi della scrittura ci rivelano la volontà di Dio per la salvezza dell’uomo, notate che sempre dove si parla di salvezza si parla anche di guarigione, di segni e prodigi o di potenti operazioni, questo per indicare che Dio non è interessato solo all’anima ma alla nostra tripartita natura: spirito, anima e corpo, e non è a caso che un giorno ci darà un corpo nuovo ed incorruttibile.
Credo che più che pregare per l’evangelizzazione dovremmo agire e divulgare l’evangelo con ogni mezzo permettendo alle persone di essere salvate, guarite e liberate dalla potestà di satana per essere trasportate nel regno di Cristo nostro Signore! Dovremmo essere più audaci e fidarci della parola di Dio ed applicarla alla nostra vita e così fare la volontà di Dio.
Tratto da libro edito dal Pastore Motta Orazio – Andando fate….
Orazio Motta – notiziecristiane.com
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