Condanna a 4 anni per don Vincenzo Calà Impirotta, sacerdote di Randazzo in provincia di Catania (Che orrore!). Per tutti era un sacerdote integerrimo e di grande moralità, insomma una guida spirituale per i fedeli della sua chiesa, nel cuore della Sicilia. E invece, don Vincenzo Calà Impirotta, parroco della basilica di Santa Maria Assunta di Randazzo, paese sull’Etna in provincia di Catania, si è beccato una condanna a 4 anni per violenza sessuale su un minorenne.
A condannarlo è stato il gup Flavia Panzano e la sentenza è arrivata fra la sorpresa generale in paese, dove nessuno sapeva niente delle accuse mosse al prete e dove fino a ieri il parroco ha continuato a dire messa come se nulla fosse. E infatti, il sacerdote in tutti questi anni di vicenda processuale non è stato destinatario di alcun provvedimento di sospensione da parte del vescovo di Acireale don Antonino Raspanti, competente per il paese di Randazzo. E ci si chiede come mai…
Secondo l’accusa, sostenuta dai magistrati Marisa Scavo e Lina Trovato, l’uomo di chiesa avrebbe più volte tentato approcci omosessuali con un giovane, fra il 2005 e il 2007, quando la presunta vittima era ancora minorenne. Fra gli episodi contestati che hanno comportato la condanna del religioso ce n’è uno che sarebbe avvenuto a Gerusalemme, durante un viaggio spirituale. L’inchiesta è scattata proprio a seguito della denuncia del giovane.
I giudici lo hanno anche condannato all’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici ma anche da ogni incarico in istituti scolastici di ogni ordine e grado, da uffici o istituzioni frequentati da minori e da uffici inerenti la tutela e la curatela. Don Vincenzo Calà Impirotta era difeso dall’avvocato Carmelo Galati e ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato, regime processuale che prevede uno sconto di pena di un terzo in caso di condanna. (fonte: resapubblica.it)
Quando si parla di argomenti simili per tipologia al caso del parroco di Randazzo, i detrattori della Chiesa sono tentati dal generalizzare mentre gli strenui difensori si giustificano con frasi del tipo “i pedofili non sono solo nella Chiesa ma sono di più in altre istituzioni educative” come se questo potesse lenire il dolore delle vittime che, come si è già detto, fossero anche solo due sarebbe comunque una tragedia.
La pedofilia è un reato orribile che suscita la reazione più estrema perché è un obbrobbio commesso ai danni dei minori , ossia, dei più indifesi. La pedofilia è uno di quei reati per i quali anche i più miti e contrari alla violenza invocano. Premessa doverosa vista la delicatezza della notizia del parroco di Randazzo sotto accusa da una denuncia schiacciante che ha deciso di patteggiare la pena con un giudice terreno tralasciando la vera condanna che lo aspetta quando si troverà davanti al Giudice Celeste se non si ravvede dei suoi peccati.
A nostro parere, fatti del genere sono ancora più gravi, se esistesse un grado ancora superiore di gravità in reati di questo tipo, quando questa ignominia la compiono delle persone che fanno leva sulla fiducia non solo dei bambini o dei ragazzi a loro affidati ma anche su quella dei genitori.
La colpa principale, quindi, della Chiesa cattolica è un’eccessiva tolleranza dell’omosessualità nei seminari e in secondo luogo è determinante anche il tema del celibato. Comunque, a scanzo di equivoci la Sacra Bibbia, per i servitori di Dio, non parla ne di seminario ne tantomeno di celibato, perche queste sono solo invenzioni dell’uomo e l’esempio più emblematico è quello dell’Apostolo Pietro sposato e con figli; perchè il Signore Cristo Gesù ha benedetto il matrimonio e i figli che dall’uomo e dalla donna nasceranno.
Con questa riflessione non intendiamo dare valore più di quello che meritano i freddi numeri dei pedofili o fornicatori all’interno delle chiese perché anche un solo caso al mondo grida giustizia, ma sull’impatto mediatico che si è fatto di questi casi nei riguardi di una Chiesa Cattolica che ha certamente le sue responsabilità. Lo sconcerto attuale relativo alla pedofilia tra il clero è ancora una volta sotto gli occhi di tutti, ma spesso pochi o quasi nessuno degli organi di informazione riportano dei dati statistici sul fenomeno che tuttavia sono disponibili.
Ti ricordo, che viviamo in un mondo contaminato dai peccati della carne e da mille altre insidie che ci circondano. Quindi, apriamo gli occhi e facciamo attenzione alle insidie del diavolo anche nelle piccole azioni quotidiane. Il Cristiano, divenuto figliolo di Dio, non solo deve fuggire dalla corruzione mondana, che sono opere malvagie, Gal. 5; 19-21 ma deve anche mantenersi puro dalla concupiscenza della carne, capisci questo? Per tutti coloro che operano malvagiamente, un giorno non molto lontano, si apriranno per loro le porte dell’inferno è saranno tormentati giorno e notte per l’eternità, leggi Luca 16; 24, Apac. 20; 11-15. Se uno non accetta Cristo, nel suo cuore come personale Salvatore non potrà mai avere la vita eterna ed essere un vero figliolo di Dio. Questa è la legge dello Spirito Santo. (Rom.8, 1-2).
notiziecristiane.com
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui