Scriveva il grande orientalista Fosco Maraini che una delle esperienze più incantevoli del mondo è “vagare per il Giappone di tempio in valle, di villa in bosco, di fiume in monte, di lago in costa marina, con alcuni cari amici, senza un piano prestabilito”.
Un’esperienza che, a un certo punto della mia vita, ho deciso di donarmi e di vivere da solo, senza alcuna compagnia se non quella di alcuni libri e il ricordo di qualche documentario. Ma, per quanto mi aspettassi essere sorpreso dal Paese del Sol Levante, nulla avrebbe mai potuto in verità preparami al continuo splendore di cui ho fatto ogni istante esperienza. Ancora oggi, quando vado con la mente a quell’avventura, i ricordi quasi si confondono e si trasformano e mi viene il dubbio di aver più sognato che vissuto il mio solitario viaggio.
Ricordo ancora il profumo dell’incenso che s’innalzava delicatamente nell’aria mentre mi trovavo nel suggestivo tempio di Kyoto. Il mio viaggio in Giappone è stato un’esperienza indimenticabile, un caleidoscopio di tradizioni antiche, modernità sfrenata e paesaggi mozzafiato.
Partendo dalla frenetica Tokyo, ho vagato tra i grattacieli illuminati al neon e le strade affollate di Akihabara, il quartiere dell’elettronica. Il contrasto con i giardini sereni di Rikugien è stato straordinario, regalandomi una pausa di tranquillità circondato da alberi secolari e laghetti placidi.
Proseguendo verso il Monte Fuji, la maestosità di questa montagna sacra ha rapito il mio sguardo.
La neve scintillava al sole del mattino, creando uno spettacolo surreale di pace e bellezza. Un’escursione fino alla quinta stazione mi ha permesso di abbracciare la grandezza di questo simbolo nazionale.
Nara, con i suoi cervi sacri che si aggirano liberamente tra i visitatori, è stata un’esperienza unica. Nutrire questi animali, considerati messaggeri degli dei, ha creato un legame speciale con la spiritualità del luogo.
Kyoto, ricca di antichi templi e giardini zen, mi ha trasportato indietro nel tempo. Il Tempio d’Argento, con i suoi padiglioni riflettenti e il viale di ciliegi in fiore, è stato un vero spettacolo. Le vie geisha di Gion, con le loro lanterne illuminate, hanno aggiunto un tocco di mistero e tradizione.
La cucina giapponese ha deliziato i miei sensi. Ramen fumanti, sushi freschissimo e dolci artistici sono diventati un rituale quotidiano. La cura e l’attenzione nei dettagli della preparazione culinaria sono un riflesso della perfezione giapponese in ogni ambito.
Le sorgenti termali di Hakone hanno regalato relax e benessere, immerso in acque calde con vista sul paesaggio vulcanico. La mia visita al parco dei cervi di Miyajima, con il Torii galleggiante sull’acqua, ha sigillato il viaggio con un’immagine iconica che rimarrà impressa nella memoria.
Ogni passo in Giappone è stato un dialogo con la storia, la spiritualità e la natura. Questo paese ha lasciato un’impronta indelebile nel mio cuore, un mosaico di ricordi che si intrecciano come i rami dei ciliegi in primavera.
Davide Romano
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