Il dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe stanziato «8mila e 900 euro per un’associazione, Movimento Identità Trans, che dovrà curare alcuni seminari nell’ambito del festival Internazionale del Cinema Trans, che si terrà a Bologna dal 19 al 29 novembre», scrive Il Giornale, in un articolo. L’associazione pare si occupi della «difesa dei diritti delle sex workers», ossia delle «professioniste del sesso». Insomma, mentre singoli cittadini, imprese, lavoratori e intere famiglie piangono perché non riescono ad arrivare a fine mese, tanto più ora che è ancora in corso un’emergenza sanitaria, «tra le categorie destinate ai risarcimenti economici previsti nel secondo decreto Ristoro figurano sexy shop e agenzie di accompagnatrici. […] Altra beffa: tra gli esclusi anche le popolazioni colpite dal terremoto». L’Italia è davvero un Paese così omofobo come dicono o forse i veri discriminati sono altri?
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook