Nasco in una famiglia di religione Cattolica molto fervente; io seguivo loro nella dottrina che insegna la Chiesa Cattolica, andavo tutte le domeniche a messa, partecipavo al catechismo e nelle varie attività della mia Parrocchia. Da piccola ero di carattere molto timida e riservata; ero di quelle bambine che si sentiva più a proprio agio per conto suo, anche a scuola, sceglievo sempre gli ultimi banchi, nelle conversazioni fra bambini non ero io che parlavo per prima ma sempre per ultima e se venivo interpellata. All’età di circa 6 anni mi venne scoperta una scoliosi particolarmente brutta; di lì a poco mi ritrovai a portare il busto e a fare ginnastica correttiva.
Mi ricordo anche che il busto non lo sopportavo; lo dovevo portare anche la notte. All’età di 7/8 anni mi comparve in testa delle macchie che poi dopo si scoprì che era psoriasi. Dapprima la malattia mi si era formata solo in testa ma in pochi anni mi aggredì anche il corpo ricoprendo gran parte della schiena, pancia, petto, zona genitale, gomiti e braccia. Per questo motivo all’età di 13 anni i medici che mi seguivano decisero di ricoverarmi all’ospedale per sottopormi ad una terapia d’urto, perché la malattia era molto aggressiva. Intanto però, anche la mia schiena peggiorava e mi faceva dolore. Non potevo fare tanti sforzi, non potevo stare in piedi per un lungo tempo, insomma, un vero disastro. Per tutte queste cose anche il mio carattere, già timido, si chiuse ancora di più. La mia autostima di ragazzina che stava crescendo si distruggeva sempre di più. Vedevo tutte le altre ragazzine perfette, senza un problema, che si godevano la vita e io ero sempre fra ospedali, visite mediche, controlli, ginnastica correttiva ecc ecc… ma comunque, nonostante questo, la prendevo con filosofia. La filosofia spariva quando arrivava l’estate e si andava al mare; io ero completamente ricoperta di psoriasi e ovviamente non mi volevo mettere in costume però ci dissero che il sole e il mare mi avrebbero fatto bene alla pelle e così i miei genitori comprarono una roulotte con casina annessa in un campeggio al mare. Tutte le volte però che andavo al mare per me era un incubo. Per togliermi i vestiti di dosso ci impiegavo sempre mezz’ora; e poi una volta rimasta in costume, di certo le persone non mi aiutavano a sentirmi a mio agio. Mi guardavano tutti come avessi la lebbra; avevano delle facce schifate e con quello sguardo come dire ‘povera bambina’. Con l’aiuto di mia mamma, che mi copriva con gli asciugamani, riuscivo a godermi il mare un pò meglio. Arrivata all’età di 15 anni dissi basta ai busti e alla ginnastica correttiva, dopo 9 anni non ne potevo più. Feci la mia scelta. Da quella mia scelta, ovviamente ci sono state delle conseguenze perché io lasciai tutto proprio nell’età della mia crescita ormonale; la schiena mi si storse ancora di più e il dolore mi si raddoppiò. Io crescevo ed arrivai alle superiori. Lì venni subito presa di mira da un gruppo di ragazze che mi fecero bullismo; me le fecero di tutti i colori e mi fecero anche piangere diverse volte. Insomma, stavo subendo delle vere e proprie aggressioni psicologiche, sommato a tutto quello che avevo già dovuto affrontare. Una volta mi rubarono anche i soldi che i miei genitori mi avevano dato per prendermi qualcosa al bar della scuola. Ma, ringraziando Dio, feci molta amicizia con un gruppetto di 3/4 ragazze di cui c’era anche quella che poi sarebbe diventata la mia migliore amica di quel tempo. Grazie a loro, non avevo paura di andare a scuola e ce la feci a finire tutte le superiori e a prendere il tanto sudato diploma. All’età di 18 anni arrivò il primo ragazzo. Lui era molto più grande di me, aveva intorno ai 30 anni. Sono stati anni spensierati. I classici anni in cui non pensi a nulla, poi avevo finito la scuola, ero libera, così mi presi il classico anno sabbatico. Mi detti all’avventura con questo ragazzo. Sembrava tutto bellissimo, ci divertivamo tantissimo.
Passati un pò di mesi, lui doveva venire a casa mia a trovarmi perché abitava non proprio vicino a me. Mi ricordo che pioveva e lo stavo aspettando vicino casa mia, sotto la pioggia, con l’ombrello, ed a un certo punto mi arriva un sms di lui e c’era scritto che praticamente non se la sentiva più di stare con me ed era tutto finito. In poche parole mi aveva scaricato come un barile in mare, con un messaggino. Gli anni passavano, cominciai un pò lavorare con piccoli contratti di 6 mesi o 12 mesi e poi venni presa al Servizio Civile Nazionale. Quello è stato l’anno più bello della mia vita. Lavoravo con i ragazzi portatori di handicap ed è stata un esperienza bellissima. Il calore e l’affetto dei ragazzi è stato fortissimo e tutt’ora che sono passati diversi anni, ho ancora caro il ricordo di quei momenti. Mi svegliavo molto presto la mattina, intorno alle 6, però la stanchezza era ripagata nel vedere i sorrisi sui visi di quei ragazzi che quando mi vedevano arrivare mi si buttavano al collo e ridevano.
Nel frattempo, ebbi un’altra storia d’amore, con un ragazzo che all’apparenza mi sembrava più intelligente del primo ma che alla fine poi mi ha lasciato con la stessa identica forma del primo. Per tutto questo stress, la psoriasi mi si aggravò di nuovo. Altro ricovero in ospedale all’età di 20 anni circa. Ci stetti una settimana mi ricordo. I giorni non passavano più. Dopo questa serie di abbandoni, e la mia vita che non stava prendendo la piega che io avevo sempre sognato, cioè di avere un corpo bello, di piacere alle persone, di essere ben accettata, di trovare qualcuno che mi amasse per quella che sono, andai in una forte depressione che mi portò ad ammalarmi di anoressia. Mi ricordo che lavoravo in una casa famiglia e per pranzo mangiavo solo una carota e uno yogurt. Nel giro di pochi mesi arrivai a pesare 45 kg. Ero sempre stata una ragazza in forma; pesavo 65 kg, sono stata una giocatrice di pallavolo da giovane e quindi mi tenevo anche in allenamento. Per queste ragioni
i miei genitori decisero di mandarmi da una psicologa specializzata in disturbi alimentari. Per fortuna la mia forma di anoressia non era grave. Dopo un anno circa riuscì a uscire dall’anoressia e ricominciai a mangiare sempre di più, ritornando almeno ad un peso accettabile. Intanto, io continuavo ad andare in chiesa, prendeva la messa ogni domenica ma c’era sempre quella sensazione che non mi stavo trovando nel posto giusto, mi sentivo vuota dentro e senza scopi nella vita. Poi, all’età di 22 anni conobbi un ragazzo. Mi sembrava un sogno, era perfetto. Mi dava le giuste attenzioni, mi amava, insomma il principe azzurro. Gli anni passavano e vedevo che lui un pò cambiava di carattere, diventava più scorbutico e anche cattivo delle volte; mi rispondeva male e non aveva mai pazienza. Però comunque ci volevo credere e cercavo di andare avanti. Io, non avevo un carattere facile, per la vita travagliata che avevo passato e mi erano insorti degli attacchi di panico, soffrivo
d’ansia e non dormivo la notte. Per questo problema dell’insonnia ero dovuta andare dal medico a farmi prescrivere qualche farmaco che mi facesse dormire, perché non dormivo più e lui mi prescrisse un ansiolitico che dovevo prendere un’ora prima di andare a letto; come ben sapete, queste cose, una volta che le inizi, poi diventano come una droga, creano dipendenza e così io mi ritrovai a prendere 30/40 gocce per sera. Mi era decisamente scappata la situazione di mano. Non era facile starmi accanto. Il mio carattere era davvero difficile, perché la mia mente era completamente piena di problemi e pensieri che delle volte me li creavo io stessa. Ero arrivata anche a non prendere più la macchina per andare a fare la spesa per paura di guidare. Avevo paura anche della mia stessa ombra. Non avevo autostima. Mi sentivo vuota e stanca dentro. Dopo cinque di storia, anche questo ragazzo mi lasciò, molto probabilmente per un’altra persona e quella fu l’ultima batosta che mi fece toccare davvero il fondo perdendo di nuovo peso e andando a finire in una profonda depressione; non nego che ci sono state delle volte in cui pensavo a togliermi la vita perché dicevo: “cosa ci rappresento io in questa vita?”. Ho capito solo adesso che mi sono convertita in Cristo Gesù, che tutto quello che mi è successo, era solo una protezione che Dio mi stava facendo, e adesso lo ringrazio a gran voce per la donna forte e matura che sono diventata, e ho capito solo che quelle voci che sentivo erano solo bugie del diavolo, perché io valgo molto per Dio e so che mi ama infinitamente. Adesso e solo adesso ho capito che Dio non mi ha creata con tutti quei problemi, è stato solo il mondo ha portarmeli e a crearli, non è stata assolutamente colpa mia.
Per concludere ed arrivare ad oggi, vi posso dire che la mia vita si è completamente trasformata. Ho capito che Dio mi avrebbe dato un presente splendido e un futuro meraviglioso; mi sono resa conto che in Lui c’è tutto quello di cui ho bisogno. Tutte le persone mi dicono che cosa è successo, cos’è stato che mi ha trasformata così e io rispondo ‘Gesù Cristo è la mia garanzia’. Dio non ha permesso che mi distruggessi con le mie stesse mani ed è arrivato nel momento in cui io ho riconosciuto la mia condizione disastrosa di vita e con la sua mano Santa mi ha strappato dalle tenebre e mi ha riportato alla sua meravigliosa luce.
E così, nel dicembre del 2011 conobbi l’uomo che poi sarebbe diventato mio marito. Dio aveva progettato tutto e i suoi tempi sono stati perfetti. Mio marito è un uomo di fede e ama tantissimo Gesù. Lui si era convertito molti anni prima che di me e mi è stato di tanto aiuto, per il mio recupero psico-fisico. Mi ha parlato che c’era speranza anche per me; mi ha parlato di Gesù e di quello che aveva fatto per me e di lì a poco lasciai la Chiesa Cattolica e a settembre 2013 mi sono convertita, un mese dopo ricevetti il battesimo in Spirito Santo e a maggio di quest’anno mi sono battezzata in acqua.
Nel 2012,io e mio marito, abbiamo aperto un attività nel campo della metallurgia, ed ancora oggi vediamo come Dio ci sta benedicendo con il lavoro e ci spianando tutte le vie. A giugno 2013, ci siamo sposati. Successivamente alla mia conversione Gesù ha ristabilito tutto di me e ha spezzato tutte le catene del mio passato. Mi ha guarito la schiena dai miei dolori lancinanti. Ha guarito la mia anima rotta. Adesso non ho più paure, non ho più attacchi di panico, la notte adesso riesco a dormire benissimo senza le medicine. Ho acquistato ben 20 chili in due anni e ho visto come il mio corpo riprendeva la forma ideale.
Ora sono una donna indipendente, autonoma, non ho più bisogno che qualcuno stia con me per aiutarmi a fare le cose, prendo la macchina regolarmente, faccio le cose che devo fare perché so che Dio è accanto a me e Gesù regna in me, come dice la Parola in Galati 20 “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.
La psoriasi? L’80% del mio corpo era stato sempre pieno da macchie, ora vi posso dire che le macchie le conto sul palmo della mano e sono convinta e ho fede nella promessa che Dio mi ha fatto come riporta la sua Parola in 1 Pietro 2, 24 ‘per le lividure di Gesù siamo stati sanati’ che io sarò completamente guarita dalla psoriasi. Questa è stata la mia testimonianza di vita di come l’amore di Gesù trasforma qualunque situazione o qualunque problema e come ti fa essere di benedizione anche per le altre persone.
Vi voglio bene fratelli e sorelle nell’amore in Cristo Gesù, Dio vi benedico!
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