Dopo la vergognosa notizia, di qualche settimana fa, della decisione di Aifa di voler rendere gratis la pillola anticoncezionale – nonostante i gravi rischi per la salute di ragazze e donne e nonostante gli stessi vertici di Aifa siano proprio in questo periodo in procinto di scadenza – ora arriva un primo stop a tale decisione.
Più che un vero e proprio stop si tratta, in realtà, di uno slittamento delle tempistiche. Il Consiglio di amministrazione dell’Aifa, la cui decisione sul caso era attesa nella giornata di ieri, ha infatti comunicato che «non sussistono gli elementi essenziali per deliberare» sulla gratuità della pillola anticoncezionale e pertanto ha chiesto ulteriori «approfondimenti”». A fine aprile, come accennato, era arrivato il primo via libera del Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che aveva dato il suo ok all’erogazione gratuita della pillola anticoncezionale, per le donne di tutte le fasce d’età, con un costo stimato di circa 140 milioni di euro l’anno per le tasche dei contribuenti.
La speranza – per la salvaguardia non solo della vita nascente ma anche per la salute delle donne – è che questi presunti e paventati «ulteriori approfondimenti» portino l’Aifa a ricredersi e a rivedere le proprie posizioni.
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