Siria, cosa ha causato la guerra civile?

PA_SiriaRagazziAlla vigilia di un potenziale intervento militare straniero in Siria, Porte Aperte, l’organizzazione internazionale evangelica a sostegno della Chiesa perseguitata, ascolta il punto di vista di un leader cristiano siriano sulle cause della devastante guerra civile. La testimonianza di Nadim Nassar si articola in una riassuntiva ricostruzione storica per giungere a una personale e interessante analisi dell’attuale situazione siriana.

«Il conflitto in Siria è iniziato come una protesta contro la corruzione che ha rovinato ogni aspetto della vita delle persone e ha creato la mancanza di libertà. Così la gente ha chiesto riforme radicali rispetto al modo in cui la Siria è stata governata sino ad ora. La mancanza di risposta a queste richieste è stata seguita da una grave e prolungata azione militare contro chi ha protestato, e questa violenza ha spinto alcuni dell’opposizione a chiedere aiuto ai governi stranieri nella regione. Molti di questi governi sono pronti a distruggere l’antica alleanza tra la Siria e l’Iran, e la caduta del regime di Assad sarebbe per loro di grande aiuto, per questo motivo hanno offerto aiuti militari e finanziari all’opposizione, ma solo a condizione che la “nuova Siria” tagli i legami con l’Iran e con Hezbollah nel sud del Libano».

«Sono anche stati chiamati – spiega ancora – alcuni leader religiosi estremisti di altri Paesi per una rivolta sunnita contro le minoranze, soprattutto quella alawita. Purtroppo anche i cristiani fanno parte di quella lista di minoranze, perché erroneamente si pensa che siano protetti dagli alawiti. Mentre il conflitto continua, questa nuova ondata di settarismo è in aumento perché sta legittimando l’uso della violenza contro chiunque, anche verso chi non fa parte del regime di Assad. Gli atti di guerra del regime contro il suo stesso popolo stanno avendo un solo risultato, quello di incoraggiare ulteriormente il risentimento nei confronti del regime e degli alawiti e di fomentare un’ingiustizia diffusa contro le minoranze».

«Quello che sta accadendo in Siria adesso – dichiara Nadim Nassar a Porte Aperte – non è dunque solo il risultato di una minoranza che domina la maggioranza della popolazione. I cambiamenti che il popolo sta chiedendo hanno ora poco a che vedere con il fatto che Assad provenga da una minoranza. Il cambiamento che i siriani desiderano con tutto il cuore, invece, è il passaggio dall’oppressione alla libertà, dalla corruzione al rispetto della legge, dalla dittatura alla democrazia. Questi cambiamenti sarebbero di beneficio per tutti i siriani, cristiani compresi».

Fonte: Porte Aperte

Per approfondimenti:
http://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/notizie/2013/2630764/2671685/
http://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/country_profile/siria/

(Nella foto di Porte Aperte/Open Doors: Ragazzi siriani)


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