Almeno 14 morti tra pazienti e medici e un bilancio destinato a salire nella distruzione dell’ospedale di Al Quds di Medici senza frontiera, avvenuta tre giorni fa’, in cui hanno perso la vita medici e pazienti. “E’ tutto distrutto. Gli ospedali non sono bersagli”.
“Un ospedale supportato da MSF ad Aleppo è stato bombardato e distrutto tre giorni fa’. Almeno 14 persone tra pazienti e staff sono rimaste uccise e ci aspettiamo che il bilancio salirà”. E’ quanto si legge in una nota dell’associazione umanitaria. “Tra le vittime 3 medici di cui uno degli ultimi pediatri rimasti ad Aleppo. Msf condanna la distruzione dell’ospedale di Al Quds, ben noto a livello locale, che priverà molte persone di cure mediche fondamentali”. Alla fine del 2015, un altro ospedale supportato da Msf, quello di Homs, aveva subito un doppio bombardamento. L’attacco causò 7 morti, la parziale distruzione dell’ospedale e 47 pazienti feriti.
Su twitter l’associazione scrive: “Nell’ospedale ad Aleppo c’erano pronto soccorso, ambulatorio, terapia intensiva e sala operatoria. Ora è tutto distrutto”. “Gli ospedali non sono bersagli”.
In cinque anni di conflitto in Siria i morti sarebbero 400mila, stime molto più alte di quelle fornite dalle Nazioni Unite che hanno parlato di una forbice compresa tra le 250mila e le 300mila vittime», ha affermato l’inviato delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura in un’intervista alla tv svizzera, stando a quanto riporta la Bbc online.
Tratto da: Informare per Resistere
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